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La Juventus ricorda l'Heysel "Quella partita non è mai finita"

Michel Platini, presidente Uefa, e il presidente della Juventus Andrea Agnelli ricordano le vittime dell'Heysel

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"Quella partita non era normale, non è durata 90 minuti. Non è mai finita, ci sarà per sempre. Nessuno, attore o spettatore della tragedia, potrà mai cancellarla dalla sua memoria". Michel Platini, presidente dell'Uefa, indossava la maglia bianconera con il numero 10 quella tragica serata del 29 maggio 1985, quando 39 persone persero la vita allo stadio Heysel di Bruxelles prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. "In quella lontana primavera del 1985  ero un calciatore, non ancora trentenne, gioioso e spensierato. Ero a Bruxelles per amore della bandiera bianconera e del calcio", dice Platini partecipando alla commemorazione organizzata nella sede della Juventus. "Noi calciatori abbiamo vissuto quella serata al buio. I nostri pensieri e il nostro cuore sono con le vittime e con le loro famiglia. Oggi non sono più un calciatore giovane, sono il presidente della Uefa. La mia responsabilità è che tragedie come quella dell'Heysel non si verifichino più. La sicurezza negli stadi è la mia più alta priorita", dice Platini. QUELLA COPPA NON LA SENTO MIA - Il neopresidente della Juve, Andrea Agnelli, nel corso della commemorazione per i 25 anni dalla tragedia dell'Heysel, affronta con coraggio un tema che per tanti anni era stato argomento di accese controversie. "Ho sempre fatto fatica a sentire mia quella Coppa, anche se i giocatori mi hanno sempre detto che fu partita vera - ha detto Agnelli. "Assicuro come prioritario - ha aggiunto il presidente bianconero - l'impegno della Juventus affinchè‚ non debbano più succedere tragedie simili. La costruzione di uno stadio sicuro è il primo passo".   IL GIORNO DEL RICORDO - Nel giorno del venticinquesimo anniversario della tragedia dell'Heysel partecipano alla commemorazione organizzata dalla Juventus oltre agli attuali vertici societari e la squadra di oggi, le autorità calcistiche italiane e internazionali, una rappresentanza del Liverpool, alcuni giocatori della squadra che scese in campo quella sera e i famigliari delle vittime. Il 29 maggio del1985, nella serata in cui i bianconeri vinsero la loro prima Coppa dei Campioni, persero tragicamente la vita 39 persone allo stadio Heysel di Bruxelles. In questi giorni - si legge dal sito della Juve - sono molte le cerimonie in memoria della tragedia dell'Heysel: sempre sabato, ad Arezzo, si giocherà la finale del 14.mo trofeo giovanile intitolato a Roberto Lorentini, scomparso a Bruxelles, a Reggio Emilia, il comitato "Per non dimenticare Heysel" ha organizzato una commemorazione, mentre a Rutigliano, in provincia di Bari, sarà intitolata una via alle vittime di quella drammatica sera. A Liverpool invece le vittime sono state ricordate mercoledì 26 maggio. Ad Anfield è stata posta una targa ricordo nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte i dirigenti del Liverpool, alcuni ex giocatori di allora come Kenny Dalglish, Sammy Lee e il capitano Phil Neal e, per la Juventus, Gianluca Pessotto e Sergio Brio. Inoltre il 3 giugno, in occasione dell'amichevole pre-Mondiale Italia-Messico, in programma proprio a Bruxelles, verranno ricordate le vittime della tragedia.  

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