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Ora viene il bello

Giro d'Italia

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Il Giro 2010 ha già pagato il suo dazio allo sterrato, nella celebrata tappa di Montalcino, quando arrivarono al traguardo non i ciclisti che conosciamo ma delle figure interamente ricoperte di fango. E invece il sadico Zomegnan non si è accontentato e ha previsto un altro passaggio su una strada non asfaltata: per la precisione, l'ultimo tratto della cronoscalata di oggi a Plan de Corones. Molti ricorderanno la tappa disputata due anni fa: il percorso è uguale ad allora, si parte da San Vigilio di Marebbe, si scala il Furcia e poi si procede lungo gli oltre 5 km di sterrato che portano in vetta a Kronplatz (il nome tedesco del Plan), per un totale di 12,850 km di tappa. Se per farsi un'idea si va a guardare l'ordine d'arrivo del 2008, pare di essere in un altro ciclismo: dei primi 10 di due anni fa è rimasto solo Gilberto Simoni, che però è agli ultimi giorni di carriera e non ha grandi chance oggi. Gli altri nove o non sono venuti al Giro per scelta (è il caso di Contador e Menchov), o non sono stati invitati (Sella, Riccò, Rujano), o sono fermi per motivi di antidoping (Pellizotti, che vinse, e Di Luca) o ancora erano in gara ma si sono già ritirati (Bruseghin, Pozzovivo). In compenso abbiamo anche ora dei bei nomi su cui puntare. Il grande protagonista dello Zoncolan, Ivan Basso, ultimamente è parso in flessione rispetto all'esercizio delle cronometro. Ma si sale, e la forma esibita dal varesino nella scalata di domenica può lasciar presupporre ottime cose anche per oggi. Forse più adatto al percorso odierno, viste le indubbie doti da cronoman e un passato in mountain-bike (che tornerà utile sullo sterrato), è Cadel Evans, che domenica ha perso la sfida con Basso, ma è talmente vicino in classifica (solo 50" da Ivan) che non lascerà nulla di intentato. Altri nomi di sicuri protagonisti: Vinokourov è in forma calante, a quanto pare, ma se saprà da trovare il ritmo di scalata, potrà rimettere il naso davanti. Nibali ha dimostrato domenica di correre in appoggio di Basso, ma ieri si sarà riposato (il Giro osservava il suo secondo giorno di pausa) e nella prova individuale di oggi potrà ambire ugualmente a un buon piazzamento. E occhio anche all'orgoglio di Scarponi. In rosa, in ogni caso, c'è sempre Arroyo: Basso paga allo spagnolo 3'33": scalzarlo dal primo posto sarà il suo obiettivo più immediato.

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