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Tiri mancini, Italia a picco

Roma, Internazionali d'Italia di tennis del Foro Italico: Flavia Pennetta

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Il sesso debole torna a essere il sesso debole, almeno nel tennis. E' stata una giornata nera per le azzurre, tutte eliminate dal torneo del Foro Italico. Giornata uggiosa, come il gioco delle italiane, mai in partita: le cinque atlete raccolgono in tutto 16 games, una catastrofe sportiva raramente riscontrabile nel recente passato. La prima a salutare il pubblico romano è stata Roberta Vinci (58) opposta all'ora di pranzo sul Centrale alla polacca Radwanska (8). Dopo aver vinto il primo game, la tarantina esce dalla partita e non rientra più perdendo dodici game di fila per un 6-1, 6-0 senza storia. Tiri mancini per la Schiavone (17), sul Pietrangeli contro la spagnola Martinez-Sanchez (27): le dieci posizioni di differenza nella classifica Wta non si notano, la "leonessa" non ruggisce, accusa la mancanza di ritmo, soffre eccessivamente le palle corte dell'avversaria. Nella prima partita la spagnola infila un doppio break conquistando cinque game consecutivi, nel secondo set ancora un break in apertura e nel quinto gioco. La Martinez-Sanchez avanza grazie a un doppio 6-2 che non ha bisogno di ulteriori commenti. Non va meglio alla principessa del Foro Italico Flavia Pennetta (15), svuotata nel fisico e nel morale. Di fronte alla ceka Safarova (38) la brindisina ripete in fotocopia il match della Vinci, vincendo il primo gioco e uscendo contestualmente dalla partita. La ventitreenne di Brno sfrutta i numerisissimi errori della tennista italiana che non riesce mai a trovare la misura da fondo campo. La Pennetta si deconcentra, si innervosisce, non trova mai il ritmo nelle gambe appesantite; l'avversaria si limita al minimo sindacale infastidendo l'italiana con il suo servizio a uscire, cercando di tenere la pallina in campo quanto più possibile in attesa dell'errore dell'antagonista. La ceka forza i colpi soltanto in vista del traguardo finale, ha un leggero passaggio a vuoto che la Pennetta non sfrutta, sparando sulla rete due smash facili facili. Errori elementari che sottolineano la giornata no della nostra migliore interprete con la racchetta, psicologicamente insofferente di fronte a un'avversaria che da sempre le crea difficoltà. A quel punto della giornata, le speranze azzurre si spostano su Alberta Brianti (77) che sul campo 6 dà battaglia alla slovacca Cibulkova (28). Dopo un'ora e trantacinque minuti l'emiliana si arrende: finisce 6-3, 6-4. Sul far della sera tutte il peso delle responsabilità arriva sulle spalle di Maria Elena Camerin (98) che sul Centrale sfida la danese Wozniacki (2). Contro la numero due del mondo c'è poco da fare: la danese si porta subito sul 5-0 concedendo un game all'avversaria prima di archiviare il primo set. Nella seconda partita neanche quello: finisce 6-1, 6-0. Tutto in 50 minuti di gioco.

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