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Primo maggio, festa dei lavoratori, non per Parma e Roma

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AlTardini si gioca oggi pomeriggio, ed è bene ricordarlo perché da domenica scorsa nella Capitale si parla soltanto di Lazio-Inter di domani sera. Ancor prima di sperare in un favore dei cugini, i giallorossi devono fare il loro dovere nel terzultimo atto del campionato. Al seguito di Totti & Co. seimila tifosi romanisti, forse anche di più. «Perché non succede, ma se succede...» come ricorda Ranieri nella conferenza della vigilia. Il tecnico vuole chiudere in bellezza una stagione che comunque vada sarà memorabile. «Sto vivendo un sogno e me lo sto godendo - ammette - vorrei che fosse irripetibile. Noi siamo un tutt'uno con il pubblico. Tra lettere e messaggi non so quanti "credeteci" e "non mollate" ho ricevuto in questi giorni. E io ero così da giocatore: non sono stato un campione ma ero uno che non mollava». Ranieri è convinto che la Roma seguirà il suo esempio. «Dopo il ko con la Samp la squadra ha reagito bene, è determinata e saprà rialzarsi come ha già fatto in passato. Noi non abbiamo la forza di competere con l'Inter e non provo vergogna nel dirlo, però con l'aiuto che ci dà il nostro pubblico tutto può succedere». Il «se succede» ora dipende anche dalla Lazio. «Io credo che se la giocherà, non ho dubbi che scenderà in campo per fare la sua partita - analizza l'allenatore giallorosso - poi l'Inter vincendo dimostrerà che è la più forte. Non siamo più arbitri del nostro destino, ma cerchiamo di pensare alle nostre partite. Intanto abbiamo gettato le basi per un programma futuro: quello di avere una squadra che lotta sempre». C'è rammarico per alcune interpretazioni arbitrali che hanno penalizzato la Roma. Ad esempio, «se avessimo avuto gli arbitri invertiti a Napoli e domenica scorsa - riconosce Ranieri - ora staremmo stati alla grande». Il riferimento è ai due pesi e due misure usate per giudicare i falli di mano in area di rigore. «Da rivedere» secondo il tecnico anche la non contemporaneità delle partite, «perché in Italia non va bene... ». Ranieri stavolta sta pensando a un po' di turn-over in vista della finale di coppa Italia. Totti, che ha segnato 13 gol al Parma in carriera, potrebbe partire in panchina. «Sto bene ma non so se gioco» ha detto il capitano. «Neanche io» gli ha fatto eco Toni. Dovrebbe toccare al bomber oggi e mercoledì a Totti. Taddei parte favorito nel consueto ballottaggio con Perrotta, in difesa Mexes potrebbe prendere il posto di Juan. E non è escluso che riposi qualcun altro.

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