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L'Inter è stanca, le 48 partite giocate fin qui si fanno sentire nelle gambe.

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Lavittoria di Firenze, però, oltre a valere la finale di coppa Italia dice che la squadra ha ancora energie per il rush finale su tutti i tre fronti. Domani c'è la sfida con la Juventus, la prima di 6 in 19 giorni al termine dei quali l'Inter avrà verità concrete sui suoi tre obiettivi. Mourinho crede nella «tripletta» e sta pianificando il tour de force. A Firenze ha fatto riposare alcuni dei suoi giocatori più preziosi: Et0'o e Balotelli hanno giocato un'ora, Milito poco più di mezz'ora, Pandev, Sneijder e Samuel sono rimasti in panchina. L'Inter non può perdere e si affiderà ai suoi uomini migliori. È di nuovo disponibile Stankovic, dopo i problemi muscolari per cui ha saltato la doppia sfida con la Fiorentina. Il ritorno del serbo è prezioso, perché con Chivu squalificato Zanetti ancora una volta dovrà arretrare in difesa. Sull'altro fronte, Alberto Zaccheroni scuote la Juventus: «A San Siro voglio vedervi tirare fuori tutto l'orgoglio che avete dentro» ha detto ieri il tecnico in un faccia a faccia di mezz'ora prima dell'allenamento. L'orgoglio pare proprio l'unica carta che la Juve sia in grado di giocare, perchè oltre ai limiti tecnici, ci sono gli infortuni. Dopo gli stop di Giovinco e Grygera, si è aggiunta l'indisponibilità ormai certa di Trezeguet, il cui affaticamento si è rivelato più grave del previsto.

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