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La carica di Mazzarri «Ci giochiamo tutto»

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Lazio-Napoliè prima di tutto una partita che entrambe le squadre devono vincere, l'una per una salvezza tranquilla, l'altra per l'Europa, solo poi, sarà anche la partita dell'amarcord per Edy Reja e i napoletani, legati da una sofferta quanto emozionante promozione in A. All'andata finì 0-0 con strascico di polemiche per le scaramucce tra Cruz e Rinaudo culminate nel morso dell'attaccante al difensore (i due furono squalificati con la prova tv). Lavezzi vinse il duello argentino con Zarate pur non riuscendo a concretizzare le occasioni avute. E Mazzarri ritenne ingiuste le critiche alla sua squadra considerando i biancocelesti giocatori di gran valore incappati in una stagione complicata e piena di problemi. Da allora, via Ballardini, è arrivato Reja: esperienza e continuità di risultati che hanno reso più sereno lo spogliatoio. Dopo due risultati utili a fila e sette punti in sette gare,la Lazio fa paura. Anche perché il tecnico goriziano sa come battere Mazzarri: tra il 2007 e il 2009, due successi per Reja sulla panchina del Napoli e uno per l'ex allenatore della Sampdoria. Questa però è storia di ieri, c'è da scrivere quella di domani. Cura dei particolari e motivazioni, su questo ha lavorato il tecnico a Castelvolturno: «Contro la Lazio ci giochiamo l'intero campionato». Il Napoli si aspetta una gara tattica ed è pronto a sfruttare tutti i suoi goleador: 41 reti da dieci giocatori diversi. Scontata la conferma di Lavezzi unica punta, con Hamsik e Quagliarella liberi di allargarsi a destra e sinistra, resta qualche incertezza sulla fascia mancina: Zuniga è il favorito su Campagnaro. Cannavaro (Paolo, in attesa dell'arrivo di Fabio come ha ipotizzato il suo procuratore Enrico Fedele) e Grava proveranno a contenere Floccari. Oggi pomeriggio rifinitura e partenza per Roma.

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