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La capolista potrebbe pagare la fatica di Coppa

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Sperabileche l'Inter non debba rimpiangere le tante palle-gol create, e sprecate, in una ripresa dominata largamente. Primo tempo di prevedibile difficoltà di fronte alla muraglia russa, da sottolineare come la manovra nerazzurra fosse un po' troppo flemmatica, soltanto nel quarto d'ora finale le migliori occasioni, mancate da Sneijder e da Eto'o. L'olandese letteralmente massacrato dai ricorrenti falli dei rivali, non produttive le punizioni relative, però qualcosa di utile ne esce: i gialli sventolati da Webb tolgono al Cska, per la gara di ritorno, quel Krasik che era stato nettamente il migliore dei suoi, e anche Aldonin, altro pezzo importante. Pressata, la difesa dei russi non era apparsa insuperabile, ma ci voleva un'Inter più creativa e soprattutto più intensa. Ripresa a senso unico, bottino magro. A Londra il Barcellona avrebbe potuto vincere di goleada, a lungo dominatrice, doppio Ibra, raggiunto da un ridicolo rigore, con rosso a Puyol, inventato da Busacca, e noi continuiamo a criticare gli arbitri italiani. Ha fatto sì, il verdetto dell'urna, che il tabellone, ben poco tennistico, risultasse squilibrato, la parte alta nettamente più accessibile nonostante la presenza dei finalisti della passata stagione, la bassa con tre potenze come Barcellona, Inter e Arsenal, secondo teorica scala dei valori. Poi è arrivato anche quel finale del Bayern baciato dalla fortuna, ad accentuare la differenza, un'eventuale semifinale tra tedeschi e francesi non avrebbe la stessa valenza tecnica di quella dell'altro lato del tabellone. Ma intanto, in attesa di conoscere quale sarà il cammino della capolista in Europa, i tifosi romanisti coltivano altri sogni, oltre a quello di vedere i rivali impegnati in un ulteriore doppio scontro di grandissima intensità. Logica anche la speranza, largamente condivisa, di aggiungere punti alla classifica europea, per salvare i quattro posti in Champions. Altri sogni, dicevo, relativi ai ricorsi storici della trasferta di Bari, l'ultima massiccia invasione dei tifosi romanisti al San Nicola a regalare feste e sorrisi. Come allora, il popolo romanista confida nel tridente, in quella occasione Batistuta affiancato da Totti e Montella, stavolta un assetto tattico un po' dissimile, perché il capitano non può garantire l'apporto dinamico di allora, ma il lavoro di Toni e Vucinic può consentirgli più serena gestione di energie logicamente non al massimo livello. Resta la suggestione, anche se Claudio Ranieri può ancora sorprendere, fino a questo momento le sue interpretazioni tattiche sono state esemplari, nonostante le inevitabili analisi scientifiche, e relativi suggerimenti e critiche, dei tecnici da bar rionale.

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