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Frenata Milan Sorpasso mancato

L'allenatore del Milan leonardo

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MILANO - Fallisce il sorpasso, il Milan. I rossoneri pareggiano 1-1 a San Siro stoppati da un eccellente Napoli; Campagnaro e Inzaghi i marcatori. La delusione nel post gara è palpabile: «Ci speravamo ma con un punto di distacco dalla vetta a nove giornate dal termine tutto può ancora succedere» ha riconosciuto l'ad Galliani. Intanto però il risultato fa sorridere le avversarie per la volata scudetto, in particolare la Roma. La squadra di Ranieri è la vera vincitrice di questo turno: grazie al poker contro l'Udinese ha accorciato le distanze. L'Inter resta in testa anche se dà l'impressione di allenarsi in campionato per la Champions. Meglio il Napoli all'inizio, superiore il Milan nel secondo tempo, una partita equilibrata e divertente, incerta fino alla fine e segnata dall'ennesimo infortunio muscolare a Pato uscito al 10'. In trasferta Mazzarri disegna un nuovo modulo con la difesa a 4, Campagnaro a elastico sulla sinistra e marcature a uomo: Grava a francobollo su Ronaldinho, Pazienza e Gargano a gabbia su Seedorf. Lavezzi con i suoi scatti scardina-difese (mai irresistibile quella del Milan) fa il centravanti e apre gli spazi per gli inserimenti di Quagliarella e Hamsik. L'attaccante di Castellammare ha riportato una sublussazione alla spalla sinistra e uscirà imprecando per la sostituzione con Cigarini. Al 13' Campagnaro su assist di Lavezzi, segna il gol del vantaggio a porta vuota per lo scontro fortuito tra Abbiati e Favalli. I sogni di vittoria si infrangono al 26' quando l'highlander Inzaghi di testa pareggia su cross di Ronaldinho. Il brasiliano festeggia i trent'anni con il titolo di migliore in campo. I padroni di casa, pericolosi su palle inattive, nella ripresa prendono le misure a un Napoli più stanco. Al 6' sia Mancini sia Inzaghi cicchano la rete del 2-1 su invito di Seedorf. Gli ospiti giocano d'anticipo e si rendoni vulnerabili, per fortuna c'è il baluardo De Sanctis decisivo in almeno tre occasioni. Genio e sregolatezza poi al 44' del secondo tempo. quando non vuole la barriera per veder partire la velenosa punizione di Pirlo.

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