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Eto'o gol, l'Inter va

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Mourinho batte Ancelotti, si prende la più cocente delle rivincite su Abramovich, che l'aveva cacciato da Stamford Bridge nel settembre del 2007, e si sente più che mai Special one. In quella che fino a ieri era casa sua, e che magari un giorno tornerà ad esserla. L'Inter si lascia alle spalle tutti i mal di pancia, da Balotelli ad andare indietro, scaccia i fantasmi degli ottavi di finale di Champions e si lancia nell'Europa che davvero conta, annichilendo in trasferta un Chelsea involuto, a tratti irriconoscibile. Forse anche un po' sorpreso dallo schieramento sfrontatamente offensivo messo in campo da Mourinho, che mai come a Stamford Bridge vuole dimostrare a tutti quanto Special One sia, il Chelsea non spinge deciso, fin dall'inizio. Come di solito sono abituate a fare le squadre inglesi: quando giocano in casa, soprattutto quando devono recuperare lo svantaggio dell'andata. E anche se Ballack ci prova da fuori all'11', andandoci anche vicino, è l'Inter a creare più gioco, e qualche buona chance. Con Milito, che manca un colpo di testa piuttosto semplice dopo un quarto d'ora, con Maicon che spara fuori un destro dei suoi in corsa, soprattutto con Samuel Eto'o, imbeccato dallo stesso Maicon, che dopo un liscio di Terry, evidentemente inatteso, schiaccia male un colpo di testa davanti a Turnbull e si mangia una grande chance. Di là però i Blues crescono, e prendono più fiducia. Maicon si deve immolare su un tiro a colpo sicuro di Drogba, a metà tempo. Samuel deve fare lo stesso poco dopo, chiudendo in extremis su una grandissima giocata di Malouda, che si libera nello stretto e punta la porta di Julio Cesar. Thiago Motta è in difficoltà, nel 4-2-1-3 di Mou, e lo si vede in area, quando affonda Ivanovic rischiando, e non poco, il rigore contro. Riesce però a rendersi utile su Anelka, quando spazza una palla pericolosissima in area, dopo il salvataggio di Julio Cesar. Se il Chelsea cresce coi minuti, nel primo tempo, la ripresa è tutta dell'Inter, che gioca come vuole, ripartendo sempre più al crescere degli spazi a disposizione. Eto'o, piuttosto lento, si mangia una grande chance a inizio ripresa, con Julio Cesar che dall'altra parte salva su bel tiro di Malouda. Al 20' un'altra clamorosa occasione per l'Inter, con Milito che sfrutta l'errore sul fuorigioco di Zhirkov ma sparacchia malissimo un sinistro solo davanti a Turnbull. Il Chelsea è alle corde, non riesce a sfondare e si innervosisce. I nerazzurri crescono: Thiago Motta manda alto di poco un colpo di testa. Di là però non c'è nulla, e quando il genio e il destro di Sneijder trova Eto'o solo per il vantaggio interista, al 34' della ripresa, si capisce che lo scenario è calato definitivamente su Ancelotti e i suoi. Il raddoppio mancato dallo stesso Eto'o non conta più nulla: è il capolavoro di Mou, che al solito fa giocare peggio i rivali, e compie un'impresa da pochi pronosticata.

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