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C'è Pesaro, Roma vuole rialzarsi

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«Dasempre - dice il tecnico - le squadre sono costituite dall'asse play-pivot e quello di Pesaro da un lato mi preoccupa un po' per qualità e dall'altra accende qualcosa a livello sentimentale perché con Green e Williams ho vissuto la stupenda stagione di Avelino». Frenare Green e limitare Williams sarà quindi il compito che Roma dovrà eseguire contro la Scavolini Spar (ore 18.15, PalaLottomatica) per tenere immacolato il cammino interno dall'avvento di Boniciolli (per ora 5 su 5) e riprendere la marcia per consolidare la posizione in classifica dopo il ko di Biella. Tutto questo senza Minard, volato al Khimki Mosca. «L'ho salutato con grande affetto - dice Boniciolli - con l'augurio un giorno di poterlo ancora allenare. Non è detto che arrivi qualcuno (Dixon è però molto vicino, ndr). Aggiungeremo solo se ci sarà bisogno». Ci sarà più spazio per Winston e Datome. «Certo, ma la tranquillità di un giocatore non deve essere un valore. Per allenare la mentalità vincente c'è bisogno di competizione. Se si vuole mantenere il posto ci si deve allenare di più e sempre meglio».

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