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Dopo la Lega anche gli arbitri si scindono tra A e B

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Collina

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MILANO - Un successo, per la nuova Lega di serie A. L'incontro con tutto il resto dell'universo calcio ha fruttato un'accelerazione dei lavori e ci saranno, in tempo per la nascita della nuova Lega il prossimo primo luglio, due Commissioni arbitri, una ciascuno per A e B. Dei 37 arbitri attualmente disponibili per le due categorie una ventina dovrebbero essere designati per la serie A, mentre per la B si attendono dei nomi nuovi per completare gli organici. E due, di conseguenza, saranno anche le Commissioni Disciplinari. Nulla di deciso invece per capire se anche il ruolo ora ricoperto da Pierluigi Collina sarà raddoppiato. Le società possono anche incassare una disponibilità di Federazione e arbitri a un confronto più costante, che non si limiti più al tradizionale scambio di auguri natalizi. Ma chi, fra i presidenti di società, sognava di fare la pagella ai direttori di gara o di intervenire direttamente come Lega nelle scelte e nella designazione, dovrà rassegnarsi. Alla fine non c'è nessuno che non si dica soddisfatto del super vertice odierno durato tre ore con Giancarlo Abete, presidente della Figc, Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, il designatore Pierluigi Collina e Renzo Ulivieri, convocato a rappresentare quegli allenatori, primo fra tutti Mourinho, che non potevano partecipare per gli impegni di campionato. Tanto dialogo in più «per confrontarsi, identificare problemi e cercare soluzioni. Ma il tutto a fronte - assicura Nicchi - del grande rispetto dimostrato dai presidenti nei confronti della nostra autonomia». Insomma, le lamentele per gli errori non ci sarebbero state. E di Mourinho si è parlato? «Assolutamente no, né direttamente né indirettamente. Quelli che erano qui si sono concentrati nel confermarsi reciproca fiducia», ha tagliato corto Abete.

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