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Napoli non vince più Champions lontana

L'attaccante argentino del Napoli Lavezzi

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Succede tutto in quattordici minuti. Uno-due del Bologna e il Napoli che accorcia subito le distanze, ma la rimonta magica in stile Milan, Juve e Roma, questa volta non riesce. I rossoblù si issano a quota 34 punti, un girone di ritorno impressionante: i risultati dicono che è la seconda miglior squadra di serie A. Merito di mister Colomba e di un indovinato mercato di gennaio. Al contrario scivola in settima posizione il Napoli che non sa più vincere. L'ultima volta risale al 24 gennaio, poi una sfilza di pareggi in recupero, frutto di carattere e nervi più che del gioco. L'avvio degli emiliani è pirotecnico. Subito la zampata di Zalayeta: il panteron tocca quel che basta un tiro-cross di Buscè (7' p.t.). È il gol dell'ex, ma non festeggia. La partita è bella e divertente, forte di un Adailton in forma strepitosa, al 12' p.t. la sua punizione rimbalza veloce davanti a De Sanctis e schizza dentro la porta. Nove gol in stagione come l'assente Di Vaio. Sotto di due reti, si sveglia l'animo indomito del Napoli. Rinaudo di testa su assist di Lavezzi segna il suo primo gol in campionato. La gara sembra riaprirsi, ma gli uomini più rappresentativi Quagliarella e Lavezzi (avulso) non danno l'apporto chiesto in settimana da Mazzarri. A fine gara il mister difende il bomber di Castellammare: «Il suo rendimento non è catastrofico». In più Hamsik ha perso lo smalto di inizio campionato, mentre la retroguardia (Cannavaro ammonito per un fallo veemente su Gimenez salterà la Fiorentina) patisce la fisicità e la tecnica di Zalayeta. E il contropiede folgorante dei padroni di casa alimentato da Buscè e Modesto che si buttano negli spazi. Mazzarri disegna un Napoli più aggressivo dando maggior peso all'attacco con Denis per Pazienza e Hamsik che si abbassa in mediana e cercando profondità con Dossena per Rinaudo e Aronica che scala in difesa. L'ultima monumentale opportunità arriva a dieci minuti dalla fine. È un pallone filtrante di Cigarini, subentrato a Hamsik, ma davanti alla porta né Denis né Quagliarella ci arrivano. Il Bologna legittima la vittoria sfiorando il terzo gol, al Napoli resta l'amara illusione della rimonta. Alla vigilia del ciclo terribile, se il Napoli vuole l'Europa così non va.

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