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Reja non molla: «Ne usciremo»

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Ilgol di Keirrison è stata una doccia fredda che Reja ha subìto già quando era negli spogliatoi, dopo esser stato allontanato dall'arbitro Romeo per una improperio di troppo. «Questa squadra è sfiduciata - ammette il tecnico in sala stampa - ma abbiamo mezzi e qualità per uscire fuori dalla zona retrocessione. Resto fiducioso, i ragazzi hanno lottato, hanno dato tutto. Mi tengo questo risultato e questa prestazione, con un po' di attenzione avremmo potuto portare a casa tre punti. La Fiorentina ci ha messo alle strette, soprattutto negli ultimi 20 minuti: se non ci fossero stati gli infortuni a complicarci le cose, costringendomi a fare determinate mosse, avremmo portato a casa la vittoria. Nei minuti finali i ragazzi hanno avuto timore. Il modulo 4-4-2? La Lazio è una squadra che deve giocare in questo modo, per caratteristiche, con il rombo a centrocampo. Zarate? Lo stavo inserendo, poi sono arrivati gli infortuni. Lui è molto bravo a fare possesso palla e saltare l'uomo, creando superiorità numerica. So che per noi è prezioso ma proprio quando avevo deciso di inserirlo mi hanno iniziato a chiedere i cambi da dentro al campo quelli che si erano fatti male». Il pareggio brucia quasi quanto una sconfitta, i pochi tifosi presenti allo stadio hanno fischiato la prestazione della squadra. «Lo sciopero dei tifosi? So quale calore possono dare - confessa Reja - ci dispiace molto per la loro assenza». L'allenatore torna ad analizzare il pareggio in extremis della Fiorentina. «Abbiamo amministrato poco la palla, giocando con con lanci lunghi: avremmo dovuto gestire meglio la partita. Ho accettato l'incarico perché sono convinto che ci siano i mezzi per uscire da questa situazione. La squadra ha dato l'anima». In mezzo al campo Ledesma è stato tra i migliori: l'argentino ha provato a innalzare l'argine davanti alla difesa, ma il crollo dei suoi compagni è stato verticale. «È stato un pareggio giusto - ammette il sudamericano - sembrava avessimo la partita in pugno, invece abbiamo smesso di giocare un po' troppo presto. È un punto guadagnato, guardiamo l'aspetto positivo, almeno non abbiamo perso». Poi il centrocampista commenta lo scenario di un Olimpico quasi deserto, con un'intera tifoseria contro la gestione societaria di Lotito. «Vedere lo stadio così fa impressione - confessa - ma al di là della contestazione nei confronti della dirigenza, sta a noi riportare la gente allo stadio».

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