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Lazio aiutata dai politici? Il Parma prende un granchio

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Dopoil sindaco di Livorno e Serse Cosmi allenatore della squadra toscana, anche il presidente del Parma si è lasciato andare a dichiarazioni poco simpatiche nei confronti del club guidato dall'«amico» Lotito. Sarebbe in atto un non meglio precisato movimento di politici romani intenzionato a falsare il regolare svolgimento del campionato e a favorire la salvezza della Lazio. Questo l'impianto accusatorio del patron del Parma. Peccato che da tre partite la Lazio, quella che beneficia dei favori del «Palazzo», ha avuto un rigore inesistente contro a Torino con la Juventus che poteva costare la sconfitta se Mauri non avesse pareggiato nel finale. Del Piero si era chiaramente buttato da solo (tuffo carpiato ripetuto domenica scorsa col Genoa... ) ma Saccani aveva indicato il dischetto. Due domeniche fa contro il Catania nuovo errore arbitrale, stavolta meno evidente ma comunque grave. Tiro-cross di Mauri e respinta di braccio di Alvarez: Gava sorvolò tra le inutili proteste laziali. Poi l'ultima partita: un gol non visto (o almeno rigore ed espulsione), un rigore negato a Rocchi anche se ce n'era uno anche per il Parma e poi l'espulsione di Jimenez con il quale se la dovrebbe prendere Ghirardi e non con la Lazio. Al presidente emiliano va ricordato pure che la sua società si è giovata della legge Marzano e ha visto i debiti inglobati in quelli della controllante Parmalat. Lui ha avuto la possibilità di comprare una azienda «pulita», la Lazio, invece, avrà pure avuto la dilazione, ma Lotito pagherà al fisco fino all'ultimo centesimo. Dire che la squadra biancoceleste nella sua storia è stata favorita dagli arbitri è come bestemmiare. E ora bisogna stare attenti perché c'è anche la squalifica... Lui. Sal.

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