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La Roma spera

Claudio Ranieri, allenatore della Roma

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Alzi la mano chi ha creduto a Ranieri quando ha detto che non avrebbe visto Napoli-Inter? Nessuno! «Non guarderò la partita, andrò a cena fuori con amici. Non dobbiamo pensare all'Inter, vi assicuro che ho già aperto il fascicolo Panathinaikos e la mia testa è solo a quella partita». Sarà, ma probabilmente il ristorante frequentato dal tecnico giallorosso avrà avuto un plasma grosso così appiccicato al muro e contro il quale il testaccino avrà più volte inveito: soprattutto in occasione dei clamorosi errori commessi dal Napoli al San Paolo. Ma il pareggio, tutto sommato, va bene alla Roma che si porta a sette lunghezze dalla vetta e allunga a otto punti il vantaggio sulla quarta. Di certo Ranieri e mezza Roma erano stati nel pomeriggio a vedere l'Italia del rugby al Flaminio: ma quella è tutta un'altra storia. A prescindere dal pareggio di Napoli, che comunque alimenta di nuovo l'entusiasmo già alle stelle dei giallorossi, restano comunque vivi i principi secondo i quali questa Roma deve continuare a crederci: nonostante tutto e considerando che i giallorossi hanno già recuperato all'Inter sette punti nelle ultime quattordici partite. In primis un calendario che mette i giallorossi col vento in poppa. Da qui allo «scontro diretto» in programma a fine marzo all'Olimpico la Roma giocherà contro Catania, Napoli, Milan, Livorno, Udinese e Bologna. L'Inter invece dovrà vedersela con la lanciatissima Sampdoria di Delneri, Udinese (al Friuli), Genoa, Catania, Palermo e Livorno. E, cosa da non sottovalutare, l'Inter avrà la distrazione Champions: competizione che le porterà via, inevitabilmente, energie fisiche e mentali. Altro motivi è il precedente: la Roma già due stagioni fa recuperò addirittura undici punti all'Inter capolista allora nelle mani di Mancini. Quindi i numeri di questa Roma dei miracoli che continuano ad impressionare. Contro il Palermo nono successo consecutivo, sesto in campionato e tredicesimo centro all'Olimpico: pazzesco. Tre soli gol nelle ultime sei partite di campionato: con Ranieri 21 gol incassati in 22 partite, ma tutti condensati in poche gare. E, come successo nel recente passato, ora sono di nuovo tornati a segnare tutti: o quasi. La fabbrica del gol giallorosso è di nuovo qui, sono già diciannove i giocatori che hanno realizzato finora almeno un gol. Quarantadue quelli totali, trentanove con l'attuale tecnico). Quindi, dulcis in fundo, la coppia-gol che finora Ranieri non è riuscito a mettere ancora in campo: Totti-Toni. Non manca ancora molto al fatidico momento e proprio su quello il tecnico testaccino punta per fare il salto di qualità decisivo e rosicchiare qualcosa in più alla corazzata di Mourinho. Difficile, ma non impossibile...

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