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L'allarme di Fabio Capello: Il calcio è in mano agli ultras

Fabio Capello

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"Il calcio è in mano agli ultras. Purtroppo l'avevo già detto, molti mi dicevano che era una fesseria. Non mi interessa avere ragione, ma questa e' la triste verita'". Il ct dell'Inghilterra Fabio Capello, intervenuto a Parma ad una conferenza sul confronto tra i modelli di management calcistico di Italia, Spagna e Inghilterra nell'ambito del Master in Organizzazione dello Sport e dello Spettacolo Sportivo (MOSS) nel corso della quale ha anche ricevuto il "MasterMOSS alla carriera, ha ribadito quanto aveva già detto negli anni scorsi, attirandosi molte critiche. I recenti episodi di violenza e di criminalità collegati con il mondo del calcio, lo fanno proprendere ulteriormente per questa netta presa di posizione. Un discorso molto ampio e generale, che parte dalla cultura di vivere gli stadi. Per Capello andrebbero aboliti gli striscioni e punta il dito contro i petardi, richiamandosi al rispetto delle regole. "La verità è che gli stadi vanno vissuti - ha detto Capello - bisogna finirla con gli striscioni, i petardi. Servono regole certe, quello che è proibito al Nord a volte è permesso al Sud". L'accusa di Capello - Le regole ci sono e vanno fatte rispettare. Prendete per esempio la Germania: il campionato là non è così affascinante come in Italia, Spagna o Inghilterra, eppure gli stadi in tutte le categorie sono sempre piene. Il motivo? Lo stadio è accogliente, la gente si diverte non solo nel 90'. Questa credo sia la strada giusta". E sugli striscioni lancia un'ulteriore provocazione diretta alle tv. "Gli striscioni sono tipici del calcio italiano anche perchè le nostre tv danno molto spazio e li fanno vedere. Basterebbe dimenticarsene che il significato di questi striscioni perderebbe il suo effetto ed in poco tempo smetterebbero di esporli" ha concluso Capello, che è subito ripartito per l'Inghilterra.

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