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Un attacco stellare e la difesa bunker

Francesco Totti

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Non chiamatela anti-Inter, ma seconda forza e basta. Lo dice la classifica e lo conferma il dato delle reti all'attivo. La Roma, con 38 gol messi a segno in campionato, è seconda solo ai 48 centri confezionati dalla corazzata nerazzurra. Il Milan insegue a due lunghezze di distanza: 36 reti prodotte. Comprendendo anche Europa League e Coppa Italia, il fatturato della fabbrica del gol romanista schizza a quota 74 che rapportate ai 36 appuntamenti ufficiali dall'inizio della stagione fanno una media di 2,06 dispiaceri regalati agli avversari per partita. Un dato che rispecchia fedelmente l'alto tasso di produttività dell'attacco romanista, rimasto completamente a secco in sole tre occasioni: contro Livorno e Sampdoria e Basilea. Per il resto la Roma ha sempre timbrato il cartellino col gol. E lo ha fatto con 19 impiegati diversi: Totti, De Rossi, Mexes, Riise, Brighi, Burdisso, Menez, Vucinic, Perrotta, Cassetti, Taddei, Pizarro, Okaka, Toni, Cerci, Andreolli, Baptista, Guberti e Scardina. In cima alla «hit parade» dei goleador c'è il capitano con 21, seguito da Vucinic e De Rossi con 8, Riise e Perrotta con 5, Menez e Okaka con 4, Brighi e Cerci con 3 e Burdisso, Toni e Mexes con 2. Sulla prolificità, soprattutto nel rapporto gol fatti/punti in classifica, ha influito pesantemente il cambio di registro adottato in difesa. Da allegra e spensierata a seria e affidabile. La Roma ha subito solo 5 reti nelle ultime 10 giornate di campionato. Praticamente da quando Ranieri ha avuto Juan a pieno regime. Un buon attacco nasce anche da una buona difesa.

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