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Alonso-Ferrari Coppia mondiale

Fernando Alonso

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Chissà se Fernando Alonso ha mai letto un libro di marketing «elettorale». Quelli in cui si consiglia ai politici di farsi vedere sempre con le maniche della camicia «arrotolate» per dare l'idea che si stia lavorando a tempo pieno per il bene del Paese. Fatto sta che lo spagnolo ieri si è presentato a Valencia con un look inedito. Via i capelli lunghi e spazio a un soffio di barba incolta, di quelle che non si ha il tempo di tagliare viste le ore passate con gli ingegneri per migliorare la monoposto. Che lo spagnolo sia anche un mago dell'immagine a Maranello lo sapevano bene. Ieri se n'è avuta l'ennesima riprova. Per il suo debutto sulla F10 sugli spalti del circuito «Ricardo Tormo» si sono assiepati ben 36mila spettatori, con code all'uscite dell'autostrada di oltre 4 km. Cose che non si vedono più nella maggior parte dei week-end di gara. Fernando non ha deluso le attese. È sceso in pista di primo mattino e dopo una decina di giri cronometrati si era già portato a soli due decimi dal miglior tempo realizzato da Massa nei due giorni precedenti. Poi una piccola sosta per alcune regolazioni e via a un'altra sessione di prove. Alla fine della giornata il responso del cronometro è stato impressionante: 1'11"470 il miglior giro, più di due decimi meglio del compagno di squadra. E soprattutto quasi un secondo più veloce di quel Michael Schumacher che, almeno ieri, non è stato il più fotografato. Tempi che, è utile ribadirlo, vogliono dire davvero poco, specie considerando che la Mercedes non ha portato a Valencia la versione definitiva del retrotreno. Ma che hanno avuto comunque l'effetto di scalfire la presunta tranquillità del «kaiser» tedesco. «La macchina è competitiva, ma non mi aspetto di vincere dalla prima gara. Forse ci servità un po' più di tempo», ha detto Schumacher, scottato anche dal problema idraulico alla Mercedes che l'ha costretto a interrompere anzitempo i test. Problemi che, invece, hanno completamente risparmiato la Ferrari. La F10 in tre giorni ha percorso quasi 1.500 km senza nessun guasto tecnico. Al di là dei tempi poco attendibili («andiamoci piano, è solo un test invernale», ha frenato lo stesso Alonso), è proprio l'apparente affidabilità la notizia più lieta arrivata a Maranello da Valencia.

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