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Il «caso» Ledesma nasce il 12 giugno scorso, quando l'agente del giocatore Vincenzo D'Ippolito incontra Lotito a Villa San Sebastiano.

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L'argentinoaccetta con riserva: prima di firmare vuole attendere la chiusura del mercato, per valutare eventuali offerte. L'8 agosto c'è Lazio-Inter a Pechino, finale di Supercoppa italiana: Ledesma non è convocato. Il 22 agosto, poco prima della chiusura del mercato, D'Ippolito, Ledesma e Lotito si vedono a Cortina: va in scena un chiarimento e secondo il giocatore il patron laziale si impegna a riabilitarlo pubblicamente dopo averlo considerato uno «non attaccato alla maglia». Il 7 ottobre, il calciatore, mai convocato per le gare ufficiali, gioca l'amichevole Ravenna–Lazio in memoria del calciatore albanese del Ravenna Brian Filipi. Il 24 novembre l'argentino, dopo l'ultimo tentativo di riconciliazione provato da D'Ippolito e dal ds laziale Tare (non andato a buon fine perché Lotito pretende le scuse pubbliche di Ledesma), rompe gli indugi, inoltrando ricorso alla Lega per chiedere la rescissione.

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