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Ferrara l'intoccabile

Ciro Ferrara, allenatore della  Juventus

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TORINO - Sei punti nelle ultime sette giornate di campionato: frutto di due vittorie (contro Inter e Parma) e di cinque sconfitte. Solo Udinese, Atalanta e Sampdoria hanno fatto peggio della Juventus, ma queste ultime due hanno anche giocato una partita in meno. Eppure, nonostante tutto, Ferrara resta al suo posto anche dopo il colloquio avuto ieri in sede con la dirigenza e durato circa tre ore: Blanc insiste a non volerlo esonerare e ha convinto anche Bettega. John Elkann ha altro cui pensare e, pur non essendo al settimo cielo, non pensa a ordinare il cambio di rotta. Risultato: si va avanti così almeno fino a sabato, con una classifica sempre più precaria e gli umori del popolo sotto terra. Come quelli della squadra, peraltro: esposta a cattive figure in serie, la truppa non ne può più. E dovrà andare in ritiro anticipato da giovedì come deciso ieri dalla società. I segnali lanciati da Buffon e Chiellini («contro la Roma potremmo anche rilanciarci, ma i giallorossi potrebbero anche affossarci») sono stati espliciti, ma certo non possono essere loro a dire a Ferrara di non presentarsi più a Vinovo: stamattina il tecnico napoletano sarà quindi ancora al suo posto, come annunciato dal «pollice su» con il quale ieri ha lasciato la sede di corso Galileo Ferrraris e come ha confermato in serata Bettega. Se va bene così alla Juve, va bene a tutti. Anche a Ranieri, certo, prossimo avversario che non vede l'ora di girare il coltello nella piaga bianconera. In ogni caso, sabato la Juve recupererà un pezzo e ne perderà un altro: squalificato Melo (buona notizia, a dirla tutta), ritroverà Sissoko. Il Mali è stato infatti estromesso dalla Coppa d'Africa nonostante ieri abbia battuto il Malawi e quindi il giocatore tornerà a Torino. Cannavaro e Grygera sono stati intanto operati per ridurre la frattura al setto nasale: un paio di giorni di riposo e poi la ripresa degli allenamenti con una maschera di protezione. Sul mercato il nome caldo è sempre Candreva. La Juve lo vorrebbe prendere in prestito con diritto di riscatto; il Livorno ha chiesto in cambio Giovinco, De Ceglie o la metà di Zalayeta.

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