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La società assicura: «Menez resta». Rottura con Cerci, niente Bari

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Perora. Il mercato della Roma ruota tra affari quasi conclusi e situazioni spinose. Il Marsiglia ha preso l'ex romanista Mancini e si è tirata fuori dalla corsa per Menez che oggi non andrà neanche in panchina all'Olimpico. Lui vorrebbe tornare in Francia dove lo prenderebbero Lione (può utilizzarlo anche in Champions) e Paris Saint Germain. «Menez non si muove» assicurano da Trigoria. «Ne parleremo mercoledì quando inconterò la Roma» fa sapere il suo agente Migliaccio. In estate si era parlato di un interessamento dell'Inter che ora però è più disposta a trattare Baptista con la Roma. Le due società stanno valutando uno scambio tra il brasiliano e Burdisso, con conguaglio a favore dei giallorossi e una valutazione alta del cartellino del difensore che permetterebbe alla Roma di coprire nel bilancio la spesa fatta per Baptista due estati fa. Se parte la Bestia, Menez resta. E viceversa. Dopo Cicinho, sempre più isolato a Trigoria, si è aperto un caso Cerci. Ieri l'incontro con il proccuratore Berti ha sancito la rottura: l'esterno non vuole rinnovare il contratto (gli scade nel 2011) e la Roma di conseguenza non può mandarlo in prestito al Bari. La formula sarebbe un prestito con diritto di riscatto della metà: impossibile senza la firma sul rinnovo. Lunedì Guberti andrà alla Sampdoria: prestito oneroso di 250mila euro, con diritto di riscatto della metà fissato a 3 milioni. I soldi del prestito verranno investiti per Azevedo. Martedì Lucci andrà in Brasile per chiudere l'operazione: 250mila euro subito e riscatto fissato a 1.6 milioni. Altri due esterni «verdeoro» sono sul mercato: Julio Cesar del Fluminense, più difensivo di Azevedo e primo nelle classifiche di rendimento del campionato brasilerao, e Andrè Santos del Fenerbahce, già nel giro della nazionale. Costano poco, la Roma lo sa, ma ha già scelto Azevedo. Ale. Aus.

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