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Operazione Sudafrica

Marcello lippi

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Venerdì 11 giugno, ore 16, si parte a Johannesburg con Sudafrica-Messico. Il mondiale di calcio sbarca in Africa dopo 80 anni e l'Italia si presenterà da campione del mondo con l'obiettivo di difendere il titolo conquistato nel 2006 a Berlino. Mancano tanti mesi ma ci sono già dei punti fermi sui 23 moschettieri che cercheranno l'impresa riuscita finora solo all'Italia di Pozzo ('34 e '38) e al Brasile di Pelè ('58-'62). Lippi è pronto a dare fiducia a ben nove di quelli che hanno stupito il mondo conquistando la coppa in piena calciopoli. Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Grosso, Pirlo, De Rossi, Gattuso, Gilardino e Iaquinta hanno già il passaporto pronto, scongiuri di rito a parte perché nel nostro campionato l'infortunio che ti fa saltare il mondiale è sempre dietro l'angolo. Gli eroi di Berlino sono questi anche se non vanno dimenticati altri giocatori fondamentali per quella vittoria. Totti, ad esempio, è un pallino del cittì, è il cannoniere più prolifico del 2009 e potrà trovare un posto se confermerà di stare bene dal punto di vista fisico. A quasi 34 anni il capitano della Roma potrebbe fare il suo terzo mondiale dopo quelli del 2002 e del 2006: Lippi spera e anche Totti vuole andare a giocare un torneo così affascinante. Oltre a lui anche Nesta, Camoranesi, e Perrotta potrebbero timbrare il passaporto per il Sudafrica anche se, per esempio, il difensore del Milan ha dato l'addio alla nazionale e difficilmente tornerà indietro sulla sua decisione. Ma potrebbe essere chiamato a furor di popolo se gli stenti di Cannavaro e la penuria di buoni difensori costringessero Lippi a chiedergli uno sforzo in più per la maglia dell'Italia. Tra i sicuri in Sudafrica ma non presenti in Germania ci sono Marchetti, Legrottaglie, Chiellini, Palombo, Marchisio e Amauri. Quest'ultimo ha avuto garanzie dal cittì che, non appena entrerà in possesso del passaporto italiano, ripercorrerà la carriera di Camoranesi. Si spera che l'oriundo italo-brasiliano ripeta le prestazione tedesche dell'italo-argentino che in Germania fu tra i protagonisti dell'insperata vittoria. Alla fine Lippi, così come quattro anni fa, porterà 3 portieri, 8 difensori, 7 centrocampisti, 5 attaccanti. I tre portieri saranno Buffon, Marchetti e De Sanctis, i difensori Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Legrottaglie e Grosso, i centrocampisti De Rossi, Pirlo, Gattuso, Marchisio e Palombo, infine gli attaccanti Gilardino, Iaquinta e Amauri. Restano quindi liberi tre posti dietro, uno in mezzo, due davanti: sei o sette in totale e sono tanti i pretendenti. In difesa in lizza Criscito, Dessena, Cassani, Maggio, Gamberini, Santon e Bonera. A centrocampo Montolivo, Aquilani, Candreva, Biondini e D'Agostino), in attacco oltre alla variabile Totti ci sono Rossi, Di Natale, Quagliarella, Pazzini e Palladino. Senza dimenticare Balotelli e Cassano, due tipi niente male ma che non sono in cima ai pensieri di Lippi. Il cittì punta sul gruppo molto meno sul talento magari un po' folle del doriano e del giovane emergente dell'Inter. I tifosi li vorrebbero entrambi sull'aereo che ai primi di giugno porterà gli azzurri al freddo del Sudafrica, Lippi non sembra volerci sentire e alla fine difficilmente ci saranno sorprese sconvolgenti nel gruppo azzurro. E in molti pensano che l'allenatore azzurro stia ripetendo la strada di Bearzot: perfetto in Spagna fino all'apoteosi di Madrid, troppo riconoscente in Messico dove si andò incontro a un clamoroso flop certificato dai fendenti di Stopyra e Platini. Lippi rischia il bis con l'impresa di Berlino e una spedizione in Sudafrica contrassegnata dalla fiducia, in alcuni casi esagerata, verso i moschettieri del 2006. Eppure sarà così con la speranza che stavolta l'epilogo sia diverso e anche stavolta la nazionale italiana riesca a regalarci altre notti magiche.

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