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Ecco Toni: "Ho sei mesi per meritarmi una maglia"

Luca Toni con la maglia della Roma

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Inizio d'anno col botto per la Roma che «scarta» il regalo di Natale con qualche giorno di ritardo. Sotto l'albero Ranieri & Co. hanno trovato il contratto di Luca Toni arrivato in prestito dal Bayern Monaco fino al prossimo 30 giugno. L'attaccante di peso che il tecnico giallorosso aveva più volte chiesto alla dirigenza del club è arrivato per rinforzare la rosa di questa Roma che candida a diventare l'anti-Inter come pronosticato da molti giocatori nerazzurri con l'arrivo di Toni. «Fa piacere - attacca il neo-acquisto - che alcuni giocatori dell'Inter con il mio passaggio alla Roma, temano di più la squadra giallorossa». Lui ha voglia da vendere e svela la sua passione per la Roma, una squadra che ha voluto a tutti i costi. «Appena si è aperta la possibilità Roma non ho avuto dubbi e sono voluto subito venire qui. Sono nella squadra che ho sempre voluto da quando sono iniziati i problemi con il Bayern. Mi metto a disposizione del mister per raggiungere traguardi prestigiosi». Ovvi gli interrogativi sulle sue condizioni fisiche, visto che non gioca una partita vera dallo scorso novembre. «Sono molto carico ho sei mesi per dimostrare di meritare la maglia della Roma. Cercherò di mettermi a disposizione e fare gol, ovviamente. Il ruolo? Queste cose le decide il tecnico. Essendo un attaccante d'area ovviamente più gioco vicino alla porta meglio è. L'ultima partita l'ho giocata a novembre e poi ho avuto problemi con l'allenatore e sono finito fuori rosa. In questo mese però mi sono allenato molto bene, però si sa un conto è l'allenamento e uno è la partita. Ovviamente parlerà il campo».   Un prestito che profuma già di prolungamento: almeno questo è una delle sue prerogative. «Innanzitutto voglio dire che ho uno splendido rapporto con la dirigenza del Bayern ed è anche merito loro se oggi mi trovo qui. Per quanto riguarda eventuali accordi con la Roma, ho tempo fino alla fine della stagione per dimostrare di meritare questa maglia». Voglia di Roma sì, ma anche la possibilità di andare a giocare il mondiale in Sudafrica: anche se Toni al momento la mette molto dietro alla maglia giallorossa. «Non ci penso al mondiale, ora voglio solo dimostrare di poter meritare la maglia della Roma. E solo attraverso questo semmai potrò andare in Sudafrica». Intanto a Roma si gode i «vecchi» amici, quelli con i quali ha già alzato al cielo quella coppa. «È un mese e più che mi sento con Totti, con De Rossi e Perrotta. Mi hanno detto tutti che era un ambiente fantastico, ed è normale che avendo vissuto insieme momenti fantastici in nazionale, con loro ho un rapporto particolare. Ho visto Francesco stamattina ed era sul lettino. E gli ho chiesto "Cosa hai fatto?" e lui mi ha risposto "adesso vedi, sei venuto a prendere le botte anche per me". Francesco è un ragazzo a cui piace scherzare». Ma scherzi a parte la domanda è chiara: perché proprio la Roma. «Mi piaceva l'idea di venire qua, giocare con Francesco ed altri campioni, mi piace la piazza e gli stimoli che da. Avevo bisogno di queste cose, sono quelle sensazioni che appena ti dicono Roma... "Si vado!"». E nella capitale già si sprecano i paragoni con Batistuta. «È stato un grande attaccante a Firenze più volte mi hanno accostato a lui. Io però a Firenze sono riuscito a battere il suo record di gol e quindi li gli sono passato davanti. Certo, qui ha vinto lo scudetto ed ha fatto tanti gol. Io devo ancora iniziare a giocare... e fare gol. Dopo si vedrà». Anche se per il momento resta a bocca asciutta: solo un palo all'esordio contro la Cisco nel test al Flaminio. «Mi piace segnare - ha detto a fine gara - mi piace far fare gol e magari oggi sono stato meno egoista in questo senso, perché devo prendere il ritmo partita. Ero molto emozionato, l'accoglienza dei tifosi è stata fantastica». E lo sarà ancora di più quando Toni tornerà a fare la cosa che gli riesce meglio: segnare!

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