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È stata una stagione entusiasmante per gli Azzurri Hanno dominato sia agli Europei che ai Mondiali

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Esì che il 2009 era cominciato tristemente. Il pomeriggio del 31 dicembre 2008, fulminea come gli assalti che per 16 anni aveva insegnato agli allievi del Circolo Scherma Terni e, dal 2002, agli atleti della Nazionale, la morte raggiungeva a soli 52 anni il commissario tecnico di spada Carlo Carnevali, durante una vacanza in Trentino. Sotto la sua guida i metalli più preziosi erano tornati a risplendere nella bacheca della spada azzurra, a cominciare dall'oro di Matteo Tagliariol ai Giochi di Pechino. In virtù del rinnovo di contratto, firmato quindici giorni prima, Carnevali avrebbe dovuto accompagnare gli spadisti italiani fino alle Olimpiadi di Londra: al suo posto ci sarà invece Sandro Cuomo, dallo scorso febbraio nuovo ct di spada. Magari non altrettanto gravi, ma di motivi per non stare troppo allegri, all'inizio del 2009, ce n'erano anche dalle parti della squadra di fioretto maschile. Andrea Baldini ha compiuto 23 anni da pochi giorni: il giovane fiorettista dell'Aeronautica è un fenomeno. Altrimenti non si spiegherebbe né la Coppa del Mondo vinta nel 2007 a soli 22 anni, né l'argento ai Mondiali di San Pietroburgo, con l'oro strappatogli per un soffio dal "mastino" di Koblenz, Peter Joppich. Ma a luglio, una squalifica per doping - per la quale accusa subito di "complotto" il compagno di squadra Andrea Cassarà - priva il focoso livornese della possibilità di partecipare alle sue prime Olimpiadi. Il rischio che la giovane scintilla rimanga soffocata prima che possa esprimere tutta la sua luce c'è. Baldini saprà parare il colpo? Sarà in grado di recuperare la lucidità di prima? E cosa accadrà quando dovrà gareggiare fianco a fianco con Cassarà, nelle prove a squadre? Il gruppo saprà ritrovarsi? Le risposte arrivano dalla pedana. Luglio 2009, Campionati Europei di Plovdiv (Bulgaria). Baldini conquista la medaglia d'oro individuale battendo in finale il britannico Richard Kruse (15-7). Poi, nel quartetto insieme a Cassarà, Stefano Barrera e Simone Vanni, il livornese dà il suo contributo anche alla vittoria dell'oro nella competizione a squadre contro la Russia (44-43). Ma in Bulgaria gli altri Azzurri non stanno a guardare. La fiorettista jesina Valentina Vezzali batte la tedesca Katia Wachter per 15-8 e vince l'oro nella prova individuale (è il suo quarto titolo continentale); poi in team con Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Ilaria Salvatori sconfigge in finale per 45-36 la Russia, campione uscente, e conquista l'oro anche nella competizione per nazioni. Giampiero Pastore nella gara individuale si aggiudica il bronzo e in squadra con Aldo Montano, Luigi Tarantino e Diego Occhiuzzi, la medaglia d'oro. A Plovdiv, qualche soddisfazione arriva anche per la sciabola azzurra femminile che - con Ilaria Bianco, Gioia Marzocca, Livia Stagni e Irene Vecchi - riesce a vincere un bronzo. Stesso metallo anche per gli spadisti Matteo Tagliariol, Alfredo Rota, Diego Confalonieri e Francesco Martinelli. Dalla Bulgaria tornano a mani vuote soltanto le spadiste: Cristiana Cascioli (12°), Francesca Quondamcarlo (15°), Bianca Del Carretto (29°) e Nathalie Moehllhausen (58°). Ma il bilancio è positivo: agli Europei di Plovdiv 2009, gli Azzurri incrementano il palmares italiano di ben 8 medaglie (5 d'oro e 3 di bronzo), risultato che gli permette di guidare il medagliere davanti a Germania (2 ori, 1 argento, 3 bronzi) e Ucraina (2 ori e 2 bronzi). Ora di medaglie, dagli Europei di Atene 1906 ad oggi, ce ne sono in tutto 158 (54 d'oro, 43 d'argento e 61 di bronzo). Ai primi di ottobre 2009 arrivano i Mondiali: si svolgono ad Antalya, nella costa meridionale della Turchia. Le più affamate di medaglie sono le spadiste azzurre, che ancora non hanno potuto dedicare nessun risultato di rilievo al loro compianto ct. Le quattro spadiste - Del Carretto, Moellhausen, Cascioli e Quondamcarlo - non brillano nell'individuale. Ma nella finale della prova a squadre non lasciano scampo alla Polonia, e la battono 45-31. É il primo oro nella storia della spada azzurra femminile, nessun dubbio sulla dedica: «A Carlo Carnevali». Chi invece non sazia mai la propria fame di vittorie è il team del fioretto maschile, che trionfa in Turchia dominando le prove individuali con l'incontenibile Baldini, che conquista il suo primo titolo iridato alle spese del cinese Jun Zhu (15-11). Grazie ai punti iridati che migliorano la sua posizione di ranking, per lui arriva anche la Coppa del Mondo 2009, e con essa il Grande Slam del fioretto, in soli sei mesi di gare. Ma in Turchia Baldini si libera anche del suo ultimo fantasma: Joppich. Nella finale a squadre contro la Germania al livornese tocca l'ultimo giro d'assalti, proprio contro la sua «bestia nera». Nel parziale Baldini batte Joppich 5-3 e sancisce la vittoria dell'Italia per 45-41 anche nella competizione per nazioni (insieme a Barrera, Cassarà e Vanni). Ma le soddisfazioni per la spedizione azzurra in Turchia non finiscono qui. I bronzi nel fioretto individuale di Elisa Di Francesca e di Arianna Errigo (cui va anche la Coppa del mondo 2009) sono solo il prologo dell'oro nella gara a squadre, cui contribuisce anche una Margherita Granbassi ripresasi dall'infortunio alla mano che le ha impedito di calcare le pedane bulgare. Proprio quando sembra che la terza giornata di assalti ad Antalya sia destinata a non portare nessuna medaglia all'Italia, ci pensa lo sciabolatore Luigi Tarantino a rimediare. Il Carabiniere napoletano cede in semifinale al tedesco Nicolas Limbach (15-9) ma è comunque di bronzo. La nobiltà del metallo per la sciabola uomini migliora nella prova a squadre. Ed è un argento da «bicchiere mezzo vuoto»: contro la Romania, all'ultimo round di assalti, Montano si fa rimontare 6 punti di vantaggio e l'Italia perde all'ultima stoccata (44-45). Un po' di amarezza intacca anche l'argento iridato dell'Olimpionico Tagliariol. In pedana per la finale contro il non insuperabile russo Avdeev, lo spadista di Treviso viene tradito dall'impugnatura della sua arma ed è sconfitto all'ultima stoccata. Ma alla fine sono ben nove le medaglie azzurre. La bacheca iridata dell'Italia raggiunge ora numeri impressionanti: dai primi Campionati del Mondo di Parigi 1921, le medaglie azzurre sono in totale 287 (91 d'oro, 94 d'argento e 102 di bronzo). «Chi semina con le lacrime miete con giubilo», recita la Bibbia: l'Italscherma può attendere con un sorriso il 2010.

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