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Zarate chiaro: "Manca Pandev"

Lazio Pandev

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Il rimpianto per l'accantonamento di Pandev e Ledesma, l'amarezza per un avvio disastroso, la rabbia del derby, le ambizioni per un finale di stagione vincente: Mauro Zarate chiude il 2009 con due trofei, saluta tutti e parte per le vacanze di Natale. Volerà oggi in Argentina: prima di farlo ha voluto tranquillizzare i suoi tifosi parlando sulle frequenze di RadioRadio. «Non abbiamo fatto bene in questa prima metà di stagione - ha dichiarato il fuoriclasse di Haedo - senza Pandev e Ledesma la Lazio è più debole. Sono giocatori importanti, molto forti, che hanno fatto il bene della Lazio facendoci vincere una coppa Italia. Noi calciatori non abbiamo provato a fare da mediatori semplicemente perchè queste son cose che riguardano il presidente. Sono ancora dispiaciuto per il derby perso, abbiamo avuto un po' di sfiga. Prima la mia occasione, subito dopo quella di Mauri: almeno una delle due sarebbe potuta e dovuta entrare». La Stracittadina gli è entrata nel cuore, forse per l'entusiasmo con cui viene vissuta in città, sicuramente perchè contro la Roma ha messo a segno il suo gol più bello da quando è in Italia, lanciando la sua Lazio verso uno storico poker. «Sento moltissimo questa sfida, la prima volta pensavo fosse una gara normale, ora ho capito che è speciale. Totti? Non parlo di altri giocatori. Io non odio la Roma, ma amo la Lazio: non esulto quando la Roma perde, lo faccio quando vinciamo noi». E nella capitale ha avuto modo di festegggiare: prima la Coppa Italia - il 13 maggio - vinta in finale contro la Sampdoria, poi la Supercoppa Italiana conquistata contro l'Inter a Pechino lo scorso 8 agosto. Sognava di vivere un'altra notte da protagonista contro i nerazzurri, ma dovrà saltare le ultime due sfide dell'anno solare per squalifica. «Mi dispiace moltissimo, amo le grandi sfide. A Milano sono convinto che i miei compagni faranno una grande partita: finirà 1-1, segnerà Rocchi». L'attaccante sudamericano salterà anche la partita di questa sera all'Olimpico contro il Levski Sofia, sempre per squalifica. Sarà comunque un buon collaudo prima del posticipo di San Siro. «La squadra si sta esprimendo bene con questo 3-4-3 - continua Zarate - contiamo di migliorare ancora. Ballardini? Molti gli attribuiscono le responsabilità delle nostre prestazioni, e non credo sia giusto. Un allenatore sceglie chi deve giocare, poi tocca ai calciatori: siamo noi che dobbiamo crescere. Nel nuovo anno mi aspetto una Lazio migliore, siamo ancora in corsa per la Coppa Italia, ci terrei molto a rivincerla. Qui sto bene, almeno per i prossimi cinque anni voglio restare alla Lazio». L'argentino poi confronta i due tecnici con cui ha avuto modo di allenare durante la sua avventura laziale. «Rossi è più tattico - spiega l'attaccante - Ballardini ci fa giocare di più, ci chiede di cercare subito la via del gol. La mia posizione? Dipende con chi sto giocando. Se in campo ci sono Cruz o Rocchi, è meglio fare la seconda punta, con Pandev meglio io più avanzato e lui alle mie spalle, nel tridente mi piace giocare a sinistra o a destra, sugli esterni». Infine un pensiero per i sostenitori biancocelesti, delusi almeno quanto lui: «Quello che posso dire ai tifosi - conclude Zarate - è che la Lazio finirà molto più in alto in classifica».

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