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Basta senatori, meglio puntare su Candreva

Marcello Lippi

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Queste ormai ricorrenti parentesi internazionali arrivano perfino a far guardare con nostalgia al nostro campanile che, pur incoraggiato dal mezzo passo falso dell'Inter con la Roma, continua ad adagiarsi nella mediocrità rispetto alle grandi sigle dell'Europa professionistica, su un altro pianeta, per ora, Inghilterra e Spagna. Ma l'interesse del tifo è comunque rivolto al campionato, non può pretendere attenzione convinta il secondo collaudo azzurro. A Cesena, contro la Svezia orfana di Ibra, giocheranno le seconde linee, da stabilire a che cosa serviranno dopo l'attestazione di fede che Marcello Lippi ha dedicato ai protagonisti della qualificazione. Poiché parlare degli assenti, a partire da Cassano, è considerato reato di lesa maestà, si spera almeno che il tecnico dedichi qualche riguardo ai nomi nuovi. Soprattutto a quel ragazzo di Tor de' Cenci che le società romane avevano ignorato, e non è il primo esempio, per rifugiarsi in più esotiche predilezioni. Candreva ha mostrato, al primo approccio con l'azzurro, personalità e faccia tosta, il tempismo negli inserimenti richiama il ruolo di Perrotta, fondamentale nei meccanismi spallettiani. Per buon peso, il ragazzo, in comproprietà tra Udinese e Livorno, può contare su un gran tiro dalla distanza e su risorse mentali che gli hanno consentito di cancellare gli impacci comuni agli esordienti. Difficile trarre ulteriori motivi di conforto dal sabato abruzzese, quattro titolari già a casa in vacanza, perfino Buffon che il completo riposo aveva già osservato in campo. Ha dato una sistemata ai valori, il primo turno degli spareggi, rispettate quasi sempre le scale dei valori, ha la promozione in tasca l'Uruguay che ha vinto in Costa Rica, sembra al capolinea il miracolo irlandese, anche se in passato la Francia (vedi Bulgaria in casa) qualche disastro lo ha prodotto. Tra le favorite rischiano ancora qualcosa la Russia, dopo il gol sloveno nel finale, e il Portogallo, troppi gli stenti contro una Bosnia poco fortunata, due pali colpiti, duro rinunciare a Cristiano Ronaldo per una squadra che, la storia insegna, con il gol ha un rapporto conflittuale.

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