Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Rino Tommasi Solo la matematica ci impedisce di festeggiare in anticipo la seconda vittoria italiana nelle Fed Cup, la versione femminile della Coppa Davis.

default_image

  • a
  • a
  • a

LaPennetta ha riscattato con relativa facilità la sconfitta che aveva subito, contro Alexa Glatch, quest'anno al Roland Garros. Un minimo di tensione all'avvio, un piccolo passaggio a vuoto che ha consentito alla Glatch di recuperare da 1 a 4 fino al 3 a 4 nel primo set, poi un parziale di 10 games a 1 in un'ora e 5 minuti di gioco. Appena un po' più complicata la partita della Schiavone che si è trovata 1 a 4 all'avvio ed è stata fermata dalla pioggia sul 4 a 2 per la sua avversaria. Alla ripresa ha però controllato il gioco e il punteggio contro una giocatrice di buona qualità e di ottime prospettive (la Oudin ha da poco compiuto i 18 anni) ma ancora troppo fallosa e inesperta. L'unico momento di difficoltà Francesca lo ha avuto sul 4 a 5, 0-30 ma lo ha risolto con grande lucidità ottenendo otto punti nei successivi otto servizi e dominando per 7 punti a 2 il successivo tie-break. Dopo di che il secondo set è stato una marcia trionfale: cinque giochi consecutivi dallo 0 a 1 al 5 a 1 e chiusura autorevole per 6-2. La responsabilità di essere costrette a vincere è stata assorbita con tranquillità e alla fine ha avuto ragione il computer che assegnava alle nostre giocatrici ampi margini di vantaggio. Non sarebbe di buon gusto e nemmeno giusto ricordare le favorevoli circostanze che ci hanno consentito di vincere in una competizione a squadre quello che nei tornei individuali non abbiamo mai nemmeno sfiorato. Ci hanno aiutato la formula, qualche infortunio delle nostre avversarie (Clijsters ed Henin nel 2006) ed il disinteresse per la manifestazione delle due sorelle Williams quest'anno ma rimane il fatto che l'Italia delle donne ne ha sette tra le prime cento del mondo, ne ha due tra le prime venti e ed è seconda per numero di vittorie nei tornei del circuito. La speranza che è i nostri giocatori, che in questo periodo vincono ben poco (fuori Bolelli nelle qualificazioni di Parigi Bercy) trovino nei successi delle loro colleghe lo stimolo per cercare di riequilibrare una situazione che li vede nettamente sconfitti.

Dai blog