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Mourinho non si fida: «Attenti, i giallorossi sono da scudetto»

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JosèMourinho, manco a dirlo, si dissocia e sta in terra. E la Juve si è rifatta sotto. «In Champions tutto deve ancora accadere. Vincere all'ultimo minuto è una sensazione fantastica. Ma non siamo ancora qualificati per gli ottavi di finale: possiamo vincere il girone, possiamo finire terzi o possiamo andare a casa», sentenzia il tecnico portoghese, che i suoi conti li fa, come noto, a «tituli». Mourinho ricorda che la vittoria di Kiev per adesso vale solo tre punti, e che una «partita scudetto» si gioca stasera contro la Roma. Già, perché secondo Josè «anche loro sono una squadra che può lottare per lo scudetto. La Roma mi è sempre piaciuta, adesso non trova giustizia delle sue qualità nella sua attuale posizione in classifica». Il portoghese, che non ha problemi di infortunati, ha convocato 19 giocatori. Non c'è Santon, perché Mourinho ha preferito portare più attaccanti (c'è l'ex giallorosso Mancini insieme a Balotelli, Etòo e Milito) e non vuole anticipare quale sarà la scelta del modulo. «Claudio Ranieri è un allenatore che solitamente utilizza il 4-4-2 - spiega - ma in questi giorni si è parlato della possibilità che schieri il rombo a centrocampo e io ho anche pensato che usi il 4-4-1-1». L'importante è non scendere in campo con la vittoria di Kiev ancora in tasca. Mourinho mercoledì ha gioito anche lui ma vuole che l'emozione finisca lì.

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