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Vietato sbagliare

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RinoTommasi L'unica difficoltà che le nostre ragazze del tennis devono superare per conquistare per la seconda volta la Fed Cup è il pronostico troppo favorevole, il che vuol dire essere obbligate a vincere, una posizione psicologica abbastanza scomoda. Infatti noi mandiamo in campo le due nostre migliori giocatrici, Flavia Pennetta, n. 11, e Francesca Schiavone, n. 16, mentre gli Usa schierano terza e settima delle loro tenniste: Melanie Oudin è n. 47, Alexa Glatch 132. Insomma secondo il parere autorevole del computer dovrebbero bastare i primi tre singolari per chiudere la vicenda. Tuttavia a esaminare i precedenti, poco numerosi perché le due americane sono giovanissime, c'è un risultato che potrebbe giustificare una minima preoccupazione. Qualche mese fa al Roland Garros la Pennetta è stata sconfitta per 6-1, 6-1 dalla Glatch, un risultato che mi auguro Flavia avrà dimenticato ma che potrebbe anche motivarla a ottenere una chiara rivincita. Ci sono però altri risultati a sostenere le nostre legittime ambizioni. La stessa Glatch qualche settimana fa, è stata battuta con lo stesso nettissimo punteggio (6-1, 6-1) da Sara Errani, la nostra terza giocatrice. Per quanto riguarda il secondo singolare odierno Francesca Schiavone vanta invece un periodico basso (il solito 6-1, 6-1) contro Melanie Oudin, accreditata di un quarto di finale al recente Open Usa. Ci sono stati anni in cui gli Usa avevano cinque giocatrici tra le prime dieci del mondo, oggi se le sorelle Williams non hanno voglia sono una squadra di seconda fila. Possono consolarsi solo sul piano anagrafico perché le due ragazzine che sono a Reggio Calabria hanno 38 anni in due (18 la Oudin, 20 la Glatch) mentre le nostre sono un po' più mature ma anche più esperte (Pennetta 27 anni, Schiavone 29). Per giocare sulla terra e all'aperto (soluzione preferita dalle nostre giocatrici) siamo dovuti andare al Sud e correre il rischio pioggia. Difficilmente, data la curiosa formula della Fed Cup, il doppio che si gioca come ultimo incontro sarà decisivo. Tuttavia mi chiedo come mai Barazzutti insista nell'annunciare al momento del sorteggio un'improbabile formazione composta dalle giocatrici escluse dai singolari. È vero che la formazione del doppio può essere cambiata all'ultimo momento ma viene il dubbio che ci possano essere la superstizione o più semplicemente la mancanza di fantasia nella testarda abitudine.

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