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Il cambio dell'allenatore è uno dei mali incurabili del nostro calcio.

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Inqueste settimane è già stato stabilito un primato perché nella lunga storia del campionato di serie A (questa è la 78a edizione a girone unico) non era mai accaduto che cinque panchine avessero già cambiato proprietario dopo solo 8 giornate. Ad un veterano ed uno specialista come Aldo Spinelli (presidente del Livorno) ha risposto la signora Francesca Menarini che, alla guida del Bologna, ha voluto recuperare e mettersi in linea. Hanno perduto la panchina Ruotolo a favore di Cosmi e Papadopoulo a favore di Colomba. Più rapidi di Spinelli e Menarini erano stati Rosella Sensi (Roma), Alessandro Ruggeri (Atalanta) e Aurelio De Laurentis (Napoli). Nelle ultime cinque stagioni, da quando la serie A è purtroppo tornata a 20 squadre, almeno otto club hanno sostituito l'allenatore. E' venuto di moda il doppio cambio ed anche il recupero del tecnico appena esonerato. Un'operazione abbastanza ridicola sul piano tecnico, ma suggerita da ovvie considerazioni di carattere economico. Se non cambiano il regolamento o la formula ogni stagione tre squadre devono retrocedere e nello sport ci sono sempre differenze di valore, di mezzi economici e di capacità di gestione che il campo e la classifica hanno il compito di determinare. Tutto questo al netto degli imbrogli che Calciopoli ha scoperto, purtroppo solo in parte. Questi imbrogli molti appassionati li vedono collegati con il problema arbitrale. Martedì scorso ho scritto su questo giornale che se un arbitro (Rosetti) non può arbitrare una squadra (la Roma) non deve più arbitrare. È fin troppo evidente che escludere un arbitro dalla possibilità di dirigere certe partite o certe squadre equivale a riconoscerne l'insufficienza tecnica o – peggio ancora – la dubbia onestà. Credo che Rosella Sensi abbia scritto quella lettera di protesta soprattutto per accontentare i tifosi della squadra che le chiedevano «di farsi sentire». Ebbene mi chiedo e vi chiedo che cosa devono fare Abete, Nicchi, Collina di fronte ad una lettera del genere? Raccomandare a Carmine Russo, che dirigerà oggi Roma-Livorno, di tener presente che la Roma è stata pesantemente danneggiata domenica scorsa a Milano da un altro arbitro? Per questa semplice ragione mi auguro che quella lettera non venga nemmeno letta.

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