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Chiarezza per evitare il folklore

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Èstato definito decalogo. Lo è realmente, nella forma e nella sostanza. Riprendendo il dettato del Comitato olimpico internazionale, per bocca del presidente Petrucci il Coni ha precisato in dieci punti le procedure legate alle candidature olimpiche. Un messaggio esplicito, teso a confinare la sindrome da candidatura per i Giochi del 2020 che da un mese a questa parte ha contagiato in misure disarmanti città, territori metropolitani, sindaci, governatori e assessori. Un dato è tuttavia innegabile: il Foro Italico ha sinora ricevuto, cronologicamente, due sole candidature ufficiali, Venezia, a firma di Massimo Cacciari, e Roma, inoltrata ieri l'altro da Gianni Alemanno. Nulla quindi contano al momento, se non su un piano in cui la componente folcloristica e l'imbarazzo che ne è scaturito sono dominanti, le allegre ipotesi lanciate giorni addietro da Palermo e da Bari, destinate al fallimento. La prima per bocca di un assessore regionale e in palese assenza del capo della municipalità del capoluogo siculo, la seconda, e qui la situazione se possibile è ancora più paradossale, da parte di un assessore che è contemporaneamente rappresentante territoriale del Comitato olimpico e che tutto ha fatto fuorché dare conto della propria idea ai diretti interlocutori insediati al Foro Italico. Sono noti i meccanismi legati alla presentazione di una candidatura olimpica, al di là della suggestione dei canali lagunari e dei basolati, e le difficoltà di proporre ipotesi organizzative e finanziarie credibili. Quando il Coni inoltrerà al Cio una candidatura italiana, lo avrà fatto dopo avere analizzato con ampiezza di sottolineature la sua fattibilità. I moduli di candidatura verranno trasmessi ai Comitati olimpici nazionali dopo l'assegnazione dei Giochi invernali del 2018, fissata nella sessione di Durban del 6 luglio 2010. I dossier delle città prescelte, compresa quella italiana, dovranno essere presentati sei mesi prima della sessione olimpica prevista per la metà del 2013, e quindi tra la fine del 2012 e il gennaio successivo. A metà 2010, il Consiglio Nazionale del CONI avrà proceduto alla designazione della città. Una.

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