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Incubo Kakà per il Milan

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Kakà

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MADRID - Sincero fino a sembrare spietato, il Kakà di Madrid. Pronto a segnare al Milan, il suo vecchio amore, e a buttare subito fuori gli ex compagni dalla Champions League, se necessario. Niente affatto disposto ad aspettare e ospitare gli amici rossoneri nella finale 2010, in programma al Santiago Bernabeu. Unica gentile concessione: in caso di gol il vecchio Ricky non esulterà. Alla vigilia del «Partido», una prova di emozioni a pochi mesi dall'addio all'Italia, Kakà s'è presentato alla stampa mondiale in tuta bianca e nera, con un sorriso gentile e concetti chiari. «Real e Milan sono due grandi squadre, ma il Madrid quando va all'estero mobilita molta più gente, anche in Giappone o in America. Sarebbe importante eliminare i rossoneri, che nei momenti importanti della Champions escono sempre fuori, e soprattutto finire primi nel girone». E i ricordi? Le emozioni vissute? I sentimenti? «Non so come reagirò in campo, è la prima volta che gioco contro un'ex squadra. Ma sono un professionista e farò del mio meglio». Anche i rossoneri proveranno a fare del loro meglio, come assicura il tecnico Leonardo: «Io ci credo. In questi scenari troviamo sempre qualcosa in più. E poi la sfida al Real arriva nel momento giusto, la vittoria contro la Roma ci ha dato tanta carica, anche per il modo in cui è venuta». Intanto però girano delle scommesse su quanti gol incasseranno stasera i rossoneri, mentre i media spagnoli riferiscono di un Seedorf sfiduciato sulle possibilità del Diavolo in Europa: «Conoscendo Clarence, non credo a queste voci. Quando il Milan ha trovato il suo gioco e la sua identità è sempre stato presente nella fase finale degli ultimi anni». Leonardo ha dichiarato di aver già deciso la formazione, ma ha preferito non svelarla. La tentazione del tecnico brasiliano è quella di riproporre l'offensivo 4-3-3 visto nel secondo tempo contro la Roma con Pirlo, Ambrosini e Seedorf a centrocampo, Ronaldinho e Pato a supporto di un Superpippo Inzaghi all'inseguimento del record di Gerd Muller. A sentire le parole di Adriano Galliani, il bomber 36enne «sarà in sicuramente in campo, lui in Champions non può mancare». Per il resto sicuro Dida in porta - visto l'infortunio di Storari - gli esterni dovrebbero essere Zambrotta e Jankulovski, al centro Thiago Silva e ovviamente Nesta, che ha chiuso le porte alla nazionale e ha smentito Burdisso (secondo il difensore della Roma, il milanista aveva ammesso l'errore di Rosetti sul rigore concesso domenica ai rossoneri).

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