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Nello sport chi vince ha sempre ragione, dunque onore a Button, campione del mondo 2009 di F1 con una gara d'anticipo.

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L'anomaliadel successo di Button è dimostrata dall'andamento della sua stagione, inizialmente scintillante e poi fallimentare. Dallo scorso mese di giugno in poi egli non ha più fatto un corsa decente, al punto che, dopo aver totalizzato 63 punti nelle prime sette, nelle ultime nove ne ha presi la miseria di 28, e se avesse avuto qualche avversario più in gamba del pensionato Barrichello sarebbe crollato sul traguardo. È questa la più lampante delle dimostrazioni che il suo trionfo, e quello della sua squadra tra i Costruttori, altro non sono che il frutto avvelenato della scandalosa gestione dei nuovi regolamenti da parte della Fia. Ve lo ricordate, no? L'anno scorso era stato deciso di ridurre drasticamente il carico aerodinamico delle vetture 2009 e il compito di scrivere il regolamento era stato affidato a una commissione diretta e presieduta proprio da Ross Brawn, cioè il manager-tecnico che qualche mese dopo avrebbe rilevato il team Honda per dargli il suo nome. Brawn scrisse le norme in questione scegliendo le parole in modo tale da lasciarsi aperta la porta all'ormai celebre trucco del «doppio diffusore». Così gli altri team si adeguarono allo spirito della regola, diminuendo il carico, e lui invece sfruttò il doppio senso da lui stesso escogitato per aumentarlo, con la Fia a reggergli bordone. Il risultato fu che Button, guidando l'invincibile macchina col trucco, vinse 6 dei primi 7 Gran Premi. Quando anche gli altri team copiarono l'arma segreta della Brawn tutto tornò come prima, ma vista la mediocrità generale della concorrenza - i piloti con macchine passabili, a cominciare da Vettel, hanno deluso, e quelli buoni come Alonso, Hamilton e Raikkonen la macchina non ce l'avevano - nessuno è stato in grado di annullare quel truffaldino vantaggio. A memoria mia, nella storia della F1 l'unico a vincere il titolo con meno merito di Button è stato Keke Rosberg, che nel 1982 approfittò dei tragici incidenti che tolsero di mezzo Villeneuve padre e Pironi per imporsi aggiudicandosi la miseria di un unico Gran Premio. Scarsi, secondo me, sono stati anche Damon Hill e Villeneuve figlio, ma loro, almeno, qualche sorpasso l'hanno fatto e qualche battaglia l'hanno combattuta, mentre Jenson i primi tre sorpassi della stagione li ha fatti ieri, in una gara che la pioggia delle qualifiche aveva reso bislacca, perché ieri, sotto al sole, è andato forte chi, come lui, il giorno prima aveva scelto un assetto da asciutto a dispetto dell'acqua, mentre chi partiva davanti aveva l'handicap dell'assetto da bagnato scelto con miopia. Un po' poco per giustificare i peana che, vedrete, anche qui in Italia sentiranno il bisogno di dedicargli. Mettiamoci una pietra sopra, nell'attesa che nel 2010 Alonso e a Ferrari riaddrizzino il mondo.

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