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Alemanno a Lotito: "Lo stadio si farà"

Lotito e Alemanno

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Una bella mattinata di lazialità e il Campidoglio si tinge di biancoceleste. Lotito, la squadra, Ballardini nell'aula Giulio Cesare a ritirare il giusto riconoscimento della città per la conquista della Coppa Italia e Supercoppa italiana. E poi, tanti vip biancocelesti, il ricordo di Gabriele Sandri, di Gianni Elsner, il team manager Manzini che si emoziona dopo aver ricevuto il premio del Comune. Enrico Montesano ha fatto gli onori di casa ma si è dimenticato di Delio Rossi, uno dei protagonisti del successo di maggio. Le note dell'inno biancoceleste hanno riecheggiato all'interno dell'aula dove solitamente si parla di piano regolatore e di problemi importanti per la città. Tanti i tifosi presenti, tra loro anche Manfredi, figlio quindicenne del sindaco che ha ricevuto una maglia così come l'illustre papà. Cori per tutti anche se il più coccolato è stato Maurito Zarate, sorridente come al solito. E anche Ledesma ha ritrovato finalmente l'applauso della gente dopo i fischi ingenerosi di agosto. Tant'è, le parole di Alemanno hanno riaperto il discorso che sta più a cuore a Lotito in questo momento: lo stadio. Alemanno non usa mezzi termini per rinforzare la sua promessa elettorale: «La Lazio avrà il suo impianto ma dovremo aspettare che il Parlamento faccia la legge nazionale che chiarisca la situazione in modo tale che non ci possano essere dei problemi. Appena sarà approvata partiremo con i progetti. Le ipotesi sono state tante, adesso si tratta di concretizzare, di certo la nuova legge permetterà di accorciare le tempistiche di un anno». Soddisfatto Lotito che oltre a ribadire le ragioni che lo spingono a costruire lo stadio ha anche rivolto un appello alle istituzioni cittadine: «Siamo qui con orgoglio ed emozione per proseguire un cammino centenario, patrimonio di tutta l'Italia. Noi abbiamo la capacità e il coraggio di risorgere, con sacrificio e professionalità. Lo stadio? Chiedo che l'amministrazione faccia delle scelte coraggiose come noi per creare la casa del tifoso, che ci consenta di portare avanti i nostri valori. Di certo il nuovo impianto ci permetterebbe di incrementare i ricavi di circa 80-90 milioni, quasi raddoppiarli». La strada è lunga ma c'è la volonta di tutti di riuscire a regalare finalmente al più antico club della Capitale il suo tempio comune.

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