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Tuffo Mundial

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BUENOSAIRES Martin Palermo che festeggia la sua rete al 93' e Diego Armando Maradona che qualche istante dopo esulta per la vittoria con il Perù tuffandosi nel fango del campo del Monumental: sono le due immagini simbolo del 2-1 ottenuto l'altra notte sotto un diluvio dalla «Seleccion». L'Argentina ha battuto in casa 2-1 il modesto Perù e mercoledì affronterà a Montevideo nel «derby» del Rio de la Plata l'Uruguay, che in un'altra della partite del girone sudamericano ha sconfitto 2-1 l'Ecuador a Quito. La «Seleccion» è al quarto posto del girone, con 25 punti, uno in più dell'Uruguay: entrambe le squadre sono alle spalle di Brasile, Paraguay e Cile, che hanno già il passaporto per il Sudafrica. Dopo le sconfitte subite nelle ultime due partite di fronte a paraguaiani e brasiliani, gli argentini sono quindi riusciti a portare a casa tre punti fondamentali e a rimanere i corsa per il Mondiale: vittoria immeritata e ottenuta grazie alla miracolosa rete di Palermo allo stadio Monumental di Buenos Aires. A segnare la prima rete, al 47', è stato l'attaccante del Real Madrid, Gonzalo Higuain. Al 45' del secondo tempo è arrivato il pareggio peruviano, grazie a Hernan Rengifo. Tre minuti dopo, nonostante il campo pesante e la pioggia, Palermo - entrato nel secondo tempo al posto di Perez - è riuscito a spingere da distanza ravvicinata la palla in rete, regalando al paese e Maradona la speranza di poter andare in Sudafrica, e facendo scattare in piedi i 42 mila tifosi argentini, che erano sull'orlo di un attacco di nervi. Ma al di là del «miracolo del 35enne goleador del Boca Juniors e dell'allegria per aver agguantato tre punti d'oro», i media argentini non nascondono che, ancora una volta, la nazionale guidata dal «pibe» ha in fondo battuto solo il Perù, squadra modesta che nelle partite per qualificarsi non aveva mai vinto fuori casa. Tutto dipenderà dall'incontro mercoledì al Nacional di Montevideo: l'Argentina si qualifica se vince oppure se pareggia, a meno che l'Ecuador (23) non batta per cinque reti di scarto il Cile, caso nel quale va al ripescaggio con una squadra del gruppo Concacaf. Se l'Argentina perde e l'Ecuador pareggia, la squadra di Maradona dovrà fare il ripescaggio. Ultima possibilità è una sconfitta dell'Argentina e una vittoria dell'Ecuador, caso nel quale la nazionale di Maradona rimarrebbe a casa. Sarebbe la prima volta dal 1970: una catastrofe.

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