
Roma, Totti piega il Napoli e regala ancora la vittoria

Tre punti fondamentali che fanno bene a classifica e morale, arrivati al momento giusto alla vigilia della sosta per la nazionale che verrà utilizzata da Ranieri per fare un primo bilancio sul suo primo mese a Roma e provare a recuperare qualche infortunato. Ci pensa Totti a risolvere la pratica Napoli, ad affondare una squadra che già navigava in acque agitate e dare il benservito a quel Donadoni col quale non aveva mai legato durante il passaggio dell'ex milanista in azzurro. Ma assieme ai tre punti e all'ennesima doppietta del capitano che raggiunge Batistuta a quota 184 gol in serie A e Meazza a 35 doppiette, arrivano anche delle brutte notizie: le solite. Il problema è ancora di ordine medico con Totti che dovrà stare lontano dal campo per almeno quindici giorni. E non è tutto perché Ranieri durante la sfida di ieri contro il Napoli ha perso anche Motta (anche per lui si parla di un paio di settimane) e Vucinic: per lui un brutto colpo al ginocchio tutto ancora da valutare. Ma la cosa più bella (?) è stato lo stop di Julio Sergio. Il brasiliano al 20' con palla lontana alza il braccio dalla porta e chiede il cambio: stiramento al flessore dopo un un rinvio... incredibile. Ancor meno credibile l'ingresso in campo di Lobont: tre minuti per incassare il primo gol all'esordio in giallorosso. E che gol. Evidente che la Roma ha ancora un problema enorme lì dietro, aspettando il rientro di Doni: probabilmente dopo la sosta proprio contro il Milan. La partita in sé non è stata granchè, con la Roma sempre padrona del campo e il Napoli avanti grazie all'unico tiro in porta della giornata. Lavezzi approfitta dell'imbarazzo di Lobont e lo beffa. Dieci minuti e Totti rimette in corsa la Roma: triangolo Perrotta-Vucinic-Perrotta e ginocchio del capitano (lo stesso che poi si bloccherà) che batte l'ottimo De Sanctis. Nella ripresa la Roma cresce e tranne una clamorosa occasione sbagliata da Hoffer non va mai avvicinare il Napoli dalle parti di Lobont: meglio. Così, dopo diciotto minuti Totti, fin qui assist-man dei tempi migliori, decide di fare tutto da solo. Prende palla dalla distanza e inchioda i partenopei con un diagonale al fulmicotone. E proprio su questa conclusione sente la «pizzicata» al menisco che gli costerà un grosso spavento: dieci minuti fuori con la Roma in dieci per valutare la situazione (Ranieri a questo punto aveva già fatto i tre cambi: due costretto Cassetti per Motta e Lobont per Julio Sergio e un terzo tattico con Faty al posto di un Cerci evanescente), poi la fasciatura e il rientro in campo al piccolo trotto per aiutare la squadra a portare in porto tre punti fondamentali. Punti che consentiranno alla Roma di preparare in serenità il rientro in campionato domenica 18 a San Siro contro il Milan: e anche lì ci sarà un tecnico in bilico con una panchina da salvare.
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