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Mourinho non sorride in Europa

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Bentornata Europa. Nonostante le nostalgie romane, serve almeno per dimenticare gli squallori di casa nostra; dalla dedica al mafioso del presidente dell'Akragas (non un combustibile, soltanto il nome greco di Agrigento), al solito Lo Monaco (tibetano?) che fa di mestiere il dirigente di calcio e chiede la ripetizione di una partita per una svista del guardalinee. Scenario il deserto dei Tartari per l'Inter, pareggio da accettare di buon grado, dopo un avvio da incubo, Dominguez a sottolineare i limiti difensivi di Lucio, il pari di Stankovic, e soprattutto la mezz'ora in dieci per il fiscale doppio giallo a Balotelli, la barricata regge però senza apprezzabili repliche offensive. A Mourinho, l'Europa ancora non dispensa sorrisi, lo consola un dato: poteva andare molto peggio. Vola in testa il Barcellona, nel girone più nobile della Champions. Va di lusso invece alla Fiorentina, a sorpresa schiantato al Franchi il Liverpool con un primo tempo esemplare e una lucida difesa sulla tardiva reazione inglese. Bella, la squadra di Prandelli, però monumentale Jovetic, e non soltanto per la doppietta che consente l'aggancio al Liverpool, si stacca il Lione macchina da gol. Stasera sarà il turno di Juventus e Milan. Per i rossoneri occasione di riscatto, in un momento molto delicato, lo Zurigo non è certo il più minaccioso degli avversari, ma neanche il Bari lo era, in teoria, e il pari era statao salvato a stento. Scontro di altra dimensione a Monaco, dove attende i bianconeri un Bayern non esaltante in campionato, ma se non altro devastante alla prima uscita in Champions. Ci vorrà la Juventus dei giorni migliori per portare a casa un risultato utile, indispensabile dopo l'esordio ben poco gratificante con il Boredeaux.  

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