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Crisi Italia Bargnani critica il ct Recalcati

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IlMago ha fatto conoscere il suo pensiero sul disastroso epilogo dell'estate azzurra attraverso i microfoni di Sky Sport. «Il gruppo fuori dal campo era eccezionale, unito ed affiatato. Ma in campo le cose andavano diversamente. Le partite le hanno viste tutti e chi sa di basket capisce che ci sono problemi gravi. Quando una squadra non ha una linea da seguire è facile che "svacchi", come si dice in gergo, che in un momento di difficoltà non sia unita. È quello che è successo a noi». Il nome di Recalcati non lo pronuncia mai ma la chiosa finale è un paragone impietoso. «Da un certo punto di vista devo migliorare perché io sono cresciuto con Messina, quindi sono sempre stato abituato a fare quello che mi si diceva, ad agire come una macchina. Non sono il tipo di giocatore che va da un compagno e gli urla di passargli la palla o che decide di prendersi più tiri. Nella Nba lo faccio di più, di qua, non so perché non ci riesco. Questo è un aspetto che devo migliorare. Ma se non ho qualcuno dietro, come può essere l'allenatore che ha una presenza forte, sicuramente mi sento pò smarrito. Sono stato chiaro no?». Più chiaro di così non poteva. E il silenzio di un Recalcati sempre più asserragliato, con univoche certezze, nella sua torre d'avorio somiglia a una resa.

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