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Milito-Eto'o, stavolta Moratti ci ha visto giusto

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Il sospetto si sta facendo largo fino a diventare una certezza che potrebbe avere la controprova già dopodomani, nel prezioso match di Champions contro il Barcellona di Zlatan Ibrahimovic. Perché questa squadra compatta ed efficace, che soffre e poi sfodera una doppietta al Parma con due perle del camerunese e dell'argentino, moltiplica per due le risorse che fino a qualche mese fa erano affidate solo ai piedoni dell'irrequieto svedese. Così, mentre partono le esaltazioni per la Juventus - gol ingiustamente annullato a Mauri e Lazio senza Rocchi e Zarate - mentre ci si chiede dove voglia arrivare la Sampdoria, l'Inter va. Una stecca iniziale col Bari, ma poi due vittorie a San Siro nette, precise, convincenti. Che portano la firma dei due «scarti» arrivati anche grazie alla sontuosa cessione di Ibrahimovic. Per una volta, insomma, Massimo Moratti non ha fatto il Paperon de Paperoni un po' ingenuo, per usare un eufemismo, ma il presidente scaltro, attento, conoscitore del mondo del calcio. Soprattutto l'argentino Milito, eccezionale nel derby con il Milan, conferma che la sua storia col gol non è casuale. Fin dai tempi del Saragozza, fino al Genoa, passando per questa nuova avventura, el Principe, non sbaglia. Sbaglia invece Maradona a non prenderlo in considerazione, mentre Mourinho - che avrà pure mille difetti, ma fesso non è - lo schiera sempre. Così, con questi ingredienti, il discorso scudetto, al netto di una classifica ancora provvisoria, sembra incanalato verso un verdetto consueto. Per carità, siamo alla terza giornata, e tanto può e deve accadere. Ma le sensazioni al momento sono che la minestra non sia cambiata. Inter strafavorita, perché ha perso un giocatore decisivo e ne ha rimediato due. Come nel famoso spot del detersivo, Moratti sembra proprio averla fatta giusta. A parziale consolazione di questa che sembra una verità inquietante - un altro scudetto all'Inter? Che noia - resta da vedere cosa faranno Eto'o e Milito in Champions. Ma a pensarci bene, Eto'o - con gol in finale - l'ha vinta. Ibra, con tutto il rispetto, deve ancora dimostrarlo. Caro Moratti, stavolta hai visto proprio giusto…

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