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Unicredit chiederà spiegazioni al sindaco

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.Una mossa utile anche per aumentare il valore della Roma in caso di cessione. La Sensi spariglia le carte e conferma la ferma volontà della famiglia di non mollare il club come invece vorrebbe la banca. A piazza Cordusio la notizia della presentazione del progetto-stadio è stata accolta con sorpresa e un certo scetticismo. Unicredit non conosce alcun dettaglio dell'operazione e attende di scoprirli presto. È chiaro che se il nuovo impianto porterà valore in As Roma sarà anche l'istituto di credito a guadagnarci indirettamente. Ma i dirigenti della banca vogliono capire fino in fondo se e quando questo accadrà. Intanto chiederanno spiegazioni anche al sindaco Alemanno, con il quale i rapporti sono ottimi: presto potrebbe essere organizzato un incontro informale. Gli appoggi delle istituzioni alla famiglia Sensi - quelli di Comune e Regione sullo stadio sono solo gli ultimi - hanno dilatato i tempi di una telenovela che Unicredit avrebbe voluto chiudere molto prima. Mentre procede nella richiesta di pignoramento degli asset extra-Roma di Italpetroli e considera lo svalutamento della propria quota della holding (il 49%) come richiesto dai revisori, l'istituto guidato da Profumo continua il suo pressing sui Sensi e spinge per una soluzione rapida che consenta l'azzeramento del debito. Ovvero la cessione della Roma, un'ipotesi mai accantonata ma che trova l'opposizione dell'attuale proprietà. Il favorito in una corsa che al momento non ha il traguardo resta l'imprenditore Francesco Angelini. I contatti con Unicredit sono pressoché quotidiani, nei prossimi giorni si attendono altri passi concreti.

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