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«Siamo una squadra che sa soffrire»

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Ballardininon si scompone. Tre vittorie in altrettante partite ufficiali, una Supercoppa italiana in bacheca, la qualificazione ai gironi di Europa League quasi nel cassetto e ora anche un avvio positivo in campionato seppure tra tante sofferenze. Il tecnico biancoceleste spiega la prestazione poco convincente della Lazio: «Eravamo stanchi, avevamo giocato giovedì sera e sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. Siamo una squadra che sa soffrire, tutti si aiutano in campo e questo mi piace molto. Abbiamo qualità ma anche cuore. La coppia Rocchi-Zarate? Loro sono bravissimi così come Foggia, Cruz e Inzaghi». Poi il capitolo mercato. «Un difensore? Siamo in 35 giocatori, prima le cessioni poi un eventuale acquisto. Pandev e Ledesma? Aspettiamo il 31 agosto poi vedremo». Raggiante il presidente Lotito che si specchia in questa Lazio tutto cuore che è riuscita ad ottenere una vittoria preziosa. «È la vittoria del gruppo - esordisce il numero uno biancoceleste - la squadra ha lottato su ogni pallone con ardore, un successo lacrime e sangue. Sono sceso a fine partita in campo per ringraziare i giocatori che hanno dato tutto. Ho detto loro che sono orgoglioso perché ho visto la determinazione giusta, in pratica hanno incarnato quei valori che vorrei vedere sempre. È stato un bel test perché l'Atalanta è un'ottima squadra ma noi siamo riusciti a centrare una bella vittoria. Dobbiamo andare avanti così: testa e cuore, così si ottengono risultati importanti». Finale dedicato ai tre dissidenti sempre più lontani dal gruppo: «Solo chi si riconosce nei valori mostrati oggi dalla squadra in campo può restare nella Lazio». Concetti poi ribaditi durante un accesa lite in diretta con gli opinionisti di Sky Sport. Sull'altro fronte l'amarezza di Gregucci, ex applauditissimo. «Sono soddisfatto - spiega uno degli eroi di Fascetti - perché l'Atalanta ha giocato bene. Meritavamo il pari ma in questo momento la Lazio è brava e fortunata. L'emozione? Gli applausi dell'Olimpico mi hanno fatto piacere. Ringrazio l'arbitro Pierpaoli che ha fischiato l'inizio e ha rotto la mia emozione». Lui. Sal.

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