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Ballardini: "Ce la giocheremo con tutti"

Davide Ballardini tecnico della Lazio

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Si riparte, con una Supercoppa in più in bacheca e un passaporto per l'Europa su cui manca solo il visto: Ballardini ha sfruttato nel migliore dei modi i presupposti creati dalla banda di Delio Rossi nella passata stagione. Da oggi camminerà da solo per riscattare gli ultimi due campionati non proprio esaltanti. All'Olimpico arriva l'Atalanta dell'ex Gregucci, un eroe dei meno nove, non uno qualsiasi. «Sono una squadra organizzata - ammette Ballardini - l'Atalanta è un esempio di programmazione, competenza e lungimiranza. E' una squadra molto competitiva, difficile da affrontare. Pechino? Guai a pensare di essere così bravi, l'unico modo per far bene è riuscire a mantenere questa voglia che abbiamo dimostrato anche contro l'Elfsborg. La fatica di giovedì scorso si farà sentire, ma non deve essere un alibi: esiste solo l'Atalanta, esistono solo i nostri avversari. Tutti il resto non conta, non mi interessa. Farò qualche cambio senza stravolgere la formazione». Tre i probabili cambi rispetto alla sfida con l'Elfsborg: in difesa spazio a Diakitè accanto a Siviglia, in avanti ci sarà l'inedita coppia Rocchi-Foggia. «Questo gruppo si allena con serietà e regala emozioni - confessa l'allenatore - ed è per questo motivo che la gente è affezionata a questi ragazzi. Zarate? Rischio di ripetermi, ma sono contento di farlo: diventerà uno dei grandissimi del calcio mondiale. Ha soltanto 22 anni, la sua vera forza sta nella semplicità, nella disponibilità, nella sua naturalezza: questo campionato lo farà crescere ulteriormente. Zarate fa la differenza nel gioco d'insieme e nella fase difensiva». E' una Lazio ambiziosa, ma il tecnico non si sbilancia. «Faccio fatica a fare previsioni, negli ultimi tre anni i pronostici sulle mie squadre sono stati disattesi. La Lazio può giocarsela contro chiunque, ho giocatori di qualità, uomini di spessore». L'ultimo pensiero è dedicato a Ledesma, che ieri si sarebbe dovuto incontrare con Lotito a Cortina: l'appuntamento è saltato per un impegno dell'argentino. «Il rapporto tra il giocatore e la società era già ben chiaro prima che arrivassi io a Roma - ha concluso Ballardini - Ledesma è un gran buon giocatore».

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