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Disumano Bolt, il più veloce del mondo

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Usain Bolt

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Non solo quella della 12esima edizione dei Campionati Mondiali di Berlino che gli ha già regalato due medaglie d'oro ma quella dell'universo dei «grandi» con un record del mondo di 19”19 che fa il paio con il 9”58 stabilito nei 100 metri, entrambi migliorati di 11 centesimi. Un abisso, poi gli altri: il panamense Alonso Edward, secondo con 19"81, e lo statunitense Wallace Spearmon, bronzo in 19"85. Altri due elementi rendono ancora più grande la prestazione di Bolt: il vento leggermente contrario (-0,3 metri al secondo) e la falsa partenza del francese David Alerte, che ha inevitabilmente condizionato la velocità di uscita dai blocchi. «Ho fatto solo quello per cui ero venuto – ha detto sorridendo – mi alleno molto e questi sono i risultati». Bolt può completare il tris con la staffetta 4x100: oggi in programma le batterie, domani la finale. Era gremito l'Olympiastadion per più di un motivo. Oltre che per assistere all'ennesima impresa del «fulmine», anche per la premiazione dell'oro tedesco del disco maschile Harting e poi la Friedrich all'opera nella pedana dell'alto. Ed è un pubblico competente quello di Berlino, capace di sostenere i propri atleti ma in grado di riconoscere anche il talento degli altri. I 110hs orfani del campione olimpico, il cubano Robles, ritiratosi in semifinale per evidenti problemi fisici, hanno incoronato Ryan Brathwaite delle Barbados con 13"14 in un arrivo intricatissimo, che ha visto tre atleti tagliare quasi contemporaneamente il traguardo. Argento (stesso crono) agli statunitense Terrence Trammel e David Payne con 13"15. La nuova campionessa mondiale dei 400hs è Melanie Walker che con 52”42 ha migliorato il record dei campionati precedendo la statunitense Demus (52”96) con bronzo e pianto a dirotto per l'atleta del Trinidad Lucas condito dal primato nazionale a 53”20. Nelle qualificazioni del lungo ha impressionato il primo salto a 8.14 dello statunitense Phillips ed il britannico Rutherford al primato nazionale con 8.30. Chiaro il messaggio per Andrew Howe: per l'accesso in finale è bastato l'8.01 del greco Tsatoumas. Kenenisa Bekele ha archiviato con un facile 13'19”77 l'incombenza della qualificazione nella finale dei 5000 metri. Infine i 200 femminili saranno ancora un discorso tra la giamaicana Campbell-Brown (22”29) e le statunitensi Felix (22”44) e Lee (22”30) con la Ferguson-McKenzie a fare da incomodo (22”24).

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