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Milan, segnali di risveglio

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EquilibrioIn gol i brasiliani: Pato risponde al vantaggio bianconero di Diego

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Dacalciopoli in poi non è stato più così, perché l'Inter ha preso il sopravvento sul campionato e poiché al Trofeo non è invitata questo è diventato valido per intuire chi sarà la sua sfidante. Stando a quello che si è visto in campo ieri sera e finora nel precampionato il ruolo quest'anno toccherà alla Juventus di Ferrara, sicuramente più pratica e concreta del Milan di Leonardo, reduce dal periodo di preparazione peggiore dell'era Berlusconi. E proprio il presidente ha voluto fornire una precisazione che non lascia spazio a dubbi, almeno sulla carta, visto che in materia mercato le sorprese sono sempre all'ordine del giorno: «Il mercato del Milan è assolutamente chiuso – ribadisce Berlusconi - Abbiamo fatto due grandi acquisti, un centravanti e un centrale difensivo, che vanno ad aggiungersi ai nostri campioni e la squadra può essere protagonista in Italia e in Europa». La partita ha detto che nel primo tempo la Juve è passata in vantaggio al 28' con Diego - su deviazione di Thiago Silva - al suo primo gol importante in bianconero e che nella ripresa il Milan ha avuto una bella reazione che l'ha portato al pareggio con Pato, lesto a girare in rete di testa sul filo del fuorigioco un cross di Abate. Se il brasiliano neo bianconero è andato complessivamente bene, quello rossonero dal quale ci si attende di più, Ronaldinho, non ha entusiasmato a parte un lampo nel finale. Berlusconi ha voluto ribadire il suo pensiero in proposito: «Ronaldinho deve giocare più avanti e se gioca come sa è il numero uno al mondo. Gli ho fatto giurare di essere il leader di questa squadra». Le prime disposizioni tattiche al neo tecnico rossonero sono state dettate. Trofeo deciso con la lotteria dei calci di rigore: Yago si fa parare il rigore da Storari, segnano Pirlo, Trezeguet, Ronaldinho, Felipe Melo, Borriello, Marchisio, Inzaghi, Amauri e Thiago Silva. Galliani esulta come in una finale di Champions League: il Milan, dopo un precampionato disastroso, assapora nuovamente il gusto della vittoria.

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