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Isinbayeva, flop clamoroso

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GiovanniEsposito BERLINO Giamaica ancora Giamaica! La regina dei 100 metri femminili è Shelly-Ann Fraser che grazie a una partenza fulminea si è messo al collo l'oro iridato a dispetto della rimonta della connazionale Kerron Stewart, arrivata due centesimi dietro e comunque al personale. 10”73 (v. +0.1) il tempo siglato della campionessa olimpica con il bronzo alla statunitense Carmelita Jeter (10”90). Senza sorprese invece la cavalcata mondiale nei 10.000 metri dell'etiope Kenenisa Bekele che prima ha lasciato sfogare l'eritreo Zersenay Tadese e poi negli ultimi 400 metri ha messo il turbo e si è involato verso il quarto titolo mondiale con il record dei campionati (26'46”31) eguagliando così le vittorie iridate del connazionale Gebrselassie. Ma la 12ª edizione della rassegna iridata verrà ricordata anche come il grande passo falso di Yelena Isinbayeva. La «zarina» russa ha perso il trono e lo ha fatto nel peggiore dei modi, esordendo con un nullo a 4.75 e poi infilando altri due errori a 4.80. Con grande classe ha lasciato lo stadio e poi si è sciolta in lacrime davanti alla televisione italiana dicendo: «Non so cosa sia successo, mi sentivo bene prima della gara e la misura di entrata è una quota che supero senza problemi in allenamento. Questo è lo sport bisogna accettarlo anche se ancora stento a crederci». L'oro è andato alla polacca Anna Rogowska (4.75), l'argento alla sua connazionale Monika Pyrek e, a pari merito, alla statunitense Chelsea Johnson (465). All'unisono un'altra russa eccellente naufragava nella finale 3.000 siepi, che ha arriso al talento e alla grinta della spagnola Marta Dominguez che grazie a uno sprint mozzafiato è salita sul trono mondiale con il tempo di 9'07"32, migliore prestazione mondiale dell'anno, battendo la giovane speranza russa Yuliya Zarudneva al primato personale con 9'08”39 e la keniana Milcah Chemos Cheywa (9'08”57). Sottotono il triplo femminile che ha registrato una doppietta cubana con Yargeris Savigne (14.95) e Mabel Gay (14.61); bronzo alla russa Anna Pyatykh (14.58). Nel lancio del martello maschile la vittoria è andato allo sloveno Primoz Kozmus con 80.84 ottenuto all'ultimo lancio; argento al polacco Szymon Zolkowski con 79.30 e bronzo al russo Aleksey Zagornyi con la misura di 78.09.

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