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Il riscatto del cannibale

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IlCannibale di Baltimora finalmente è tornato. Michael Phelps, il nuotatore più forte di tutti i tempi con i suoi 8 ori olimpici conquistati in un'unica edizione, quella di Pechino, si siede sul trono dei 100 farfalla e arricchisce il suo personale medagliere iridato dell'ennesimo alloro. Dopo gli ori conquistati con le staffette (4x100 sl e 4x200 sl) e dopo le medaglie individuali (argento nei 200 sl, oro nei 200 farfalla), ieri per Re Michael era il giorno dei 100 farfalla, non una gara qualunque vista la presenza dell'eterno rivale, il serbo Milorad Cavic. A Pechino la corsa dell'americano verso gli otto ori olimpici sembra destinata ad interrompersi proprio nei 100 farfalla e proprio per colpa di Cavic. Alla fine di una gara che è entrata di diritto nella storia dei Giochi, Phelps tocca un centesimo prima del serbo dopo una rincorsa guidata dalla provvidenza. Per ragioni diverse, non lo dimenticheranno mai. Phelps per una vittoria incredibile, Cavic per la delusione cocente. Tutti quei ricordi e quelle emozioni hanno fatto da cornice alla rivincita di ieri, una rivincita iniziata a distanza, partendo dalle eliminatorie per arrivare alle semifinali, dove il messaggio indiretto del serbo all'americano sta tutto nel suo nuovo record del mondo (50”01). Dunque, la resa dei conti. Cavic in corsia 4 e Phelps in 5 partono per giocarsela testa a testa ma al 50 l'americano sembra irrimediabilmente attardato. Cavic spinge come un ossesso per chiuderla subito ma Phelps ingrana una marcia che il serbo non possiede. La sua rimonta è costante, inarrestabile e più si avvicina la piastra più Cavic si appesantisce. Alla fine Michael tocca primo, con la rabbia di un Cannibale e con il suo nome scritto ancora sotto al 37° record mondiale di questa edizione dei campionati (49”82). Ancora una volta non c'è rivincita per Cavic ma solo un altro argento. «Non penso di essere stato mai così emozionato e carico dopo una gara - ha detto Phelps - lo avete visto dalla mia reazione quanto volevo questa vittoria». Sui 100 sl aggiunge: «Avrei dovuto nuotare anche in quella gara, ma non sarei stato in grado di battere Cielo». Michael Phelps chiude così il suo mondiale con 5 medaglie, 2 di squadra e 3 individuali, con l'unico argento della serie venuto dai 400 sl in cui si è dovuto inchinare allo strapotere di un immenso Biedermann. Altra gara spettacolare in programma è il 50 sl uomini, dove gli sprinter più veloci del pianeta lottano per un posto nella storia dei campionati. Ad avere la meglio, con tanto di record della competizione (21”08), è il sorprendente brasiliano Cesar Filho Cielo. Dopo aver vinto e pianto per l'impresa compiuta nei 100 sl, oro e primato del mondo, l'atleta brasiliano di origine italiana si aggiudica anche i 50, sbaragliando la concorrenza temibile dei francesi Bousquet e Leveaux e apponendo la sua firma su una storica doppietta mondiale. Ale. Mor.

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