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Il gran galà di fine agosto

Claudio Lotito

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Sordo alle imposizioni di ignorare le tradizionali teste di serie per i turni di avvio, ha tirato fuori una prima giornata senza fuochi d'artificio, anche se gli scontri di livello non mancano, come Genoa-Roma e Palermo-Napoli. Poi, però, il cervellone si è scatenato, saremo ancora esposti al sole torrido di agosto quando la seconda giornata proporrà il derby di Milano, del quale però la Juventus non potrà essere spettatrice distaccata, visto che l'aspetterà la visita all'Olimpico giallorosso. Altre curiosità di questa fredda elaborazione di dati, la ulteriore concomitanza di eventi di lusso alla quindicesina giornata, derby romano e Juventus-Inter, e soprattutto un turno conclusivo con Milan-Juventus, al calare del sipario il 16 maggio, non da escludere che in palio possa esserci uno scudetto. Era stato, il Salone d'onore del Coni, protagonista di un'autentica inondazione di miele, parole alate per tutti, e da tutti, i vertici dello sport nazionale, affiancati dal Sottosegretario Crimi. Festa per l'ufficialità dello scisma in Lega, del resto sarebbe stato utopistico gestire interessi così diversi, nelle dimensioni, come quelli della Serie A e della Serie B. Da Petrucci e Abete, condivisibile apprezzamento per la saggezza economica dei nostri club, certo il campionato perde stelle di prima grandezza. Parole dolci anche dalla classe arbitrale, Nicchi punta sull'uniformità tecnica di giudizio: «Saremo - promette - la vostra garanzia». Per tornare ai fatti di casa nostra, le parole di Rosella Sensi, raccolto l'omaggio di Abete al papà scomparso da un anno, parlano di sacrifici, ma con «equilibrio e raziocinio», riesce arduo approfondirne il senso. Notizie peggiori dal sorteggio pilotato, esordio a Marassi con il Genoa, poi la prima in casa con la Juventus e, al quarto turno, ancora un ospite scomodo come la Fiorentina. Altro che i belgi del Gand, stasera i primi visitatori stagionali dell'impianto romano, per poco che contino le partenze morbide c'è sempre una meno brutale via di mezzo. Più tranquilli i primi passi laziali, anche se la Juve tornerà qui una settimana dopo lo scontro con la Roma, i problemi li porrà l'avvio del ritorno, cinque trasferte su sette partite.

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