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Parigi incorona Contador

Alberto Contador

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Visto che si concludeva con una tappa da volata, il Tour de France non poteva che finire sulle immagini di un Mark Cavendish esultante come non mai sul viale dei Campi Elisi. Il folletto britannico si è aggiudicato la sesta tappa in questa Grande Boucle, e per farlo ha scelto l'arrivo a cui teneva di più, visto lo scenario che lo ospitava (insomma, farsi una foto sul podio con lo sfondo dell'Arc de Triomphe non è da tutti). E ha vinto in maniera scoppiettante, più del solito, visto che è uscito lanciatissimo dall'ultima curva, alle spalle del suo apripista Renshaw, mentre tutti i rivali annaspavano dietro a un buco provocato da un malaccorto Dean, che impegnato a lanciare a sua volta Farrar, ha perso le ruote del duo Columbia, permettendo così a Cavendish di vincere praticamente per distacco. Chiusura in grande stile, quindi, per Mark, velocista che dà un'impressione di imbattibilità che forse non avevamo avuto neanche dal miglior Petacchi. E chiusura in grande stile, ovviamente, per un Contador impegnato per tutta la tappa a brindare in gruppo, a ricevere mille complimenti e a sorridere ai fotografi. Festeggia anche Armstrong, che chiude terzo il Tour della rinascita. Per Contador il ruolino di marcia si fa di volta in volta più impressionante, siamo al quarto grande giro consecutivo vinto, con doppietta siglata alla Boucle dopo l'affermazione del 2007. E col bis al Tour lo spagnolo diventa il più giovane di sempre ad aver vinto quattro grandi giri: con 26 anni, 7 mesi e 20 giorni precede Hinault (che ci riuscì a 26 anni, 8 mesi e 5 giorni) e Gimondi (26 anni, 8 mesi e 10 giorni). Un'ulteriore motivo d'ammirazione per questo splendido atleta.

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