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Il giorno in cui il kers si riscatta, riscattando a sua volta le nobili decadute che non hanno rinunciato a usarlo, è anche il giorno in cui il dibattito sulla sicurezza in F1 impazza a tutto spiano.

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Fermorestando l'obbligo di migliorare rapidamente le capacità protettive dei caschi nell'area della visiera, credo però che la miriade di proposte più o meno stravaganti avanzate in queste ore siano frutto dell'inguaribile vizio di guardare il dito anziché la luna che quel dito sta indicando. Il problema vero non sta infatti nell'impedire che una molla d'acciaio pesante 8 etti sfondi il casco e la testa di un pilota ma nell'impedire che quella molla finisca per volare lungo il circuito come un missile terra-terra. Il problema vero sta nell'impedire che le macchine continuino a perdere le ruote, come è successo ieri alla Renault di Alonso (per fortuna a bassa velocità e su una direttrice esterna alla pista), nonostante il regolamento ne imponga il fissaggio al corpo vettura con cavi d'acciaio proprio per impedirne il distacco. Il problema vero, insomma, sta a monte di quanto succede in corsa e non a valle: è l'evento che va evitato, perché le sue conseguenze sono e resteranno sempre legate soltanto al caso. Dunque la prima cosa da fare è, secondo me, reintrodurre la possibilità di effettuare test durante la stagione in modo che i team non portino in gara parti meccaniche non collaudate in pista. Anzi, io addirittura proibirei di impiegare novità che non fossero state preventivamente testate e certificate dalla FIA. Il pessimo rendimento delle Brawn GP nella corsa di ieri ha rappresentato a mio parere la conferma che la molla persa sabato da Barrichello faceva parte di un nuovo dispositivo tipo «mass damper» copiato dalla Renault, applicato sulla sospensione posteriore per la prima volta a Budapest e frettolosamente smontato nella notte tra sabato e domenica. Se la Brawn GP avesse potuto provare in pista la novità prima di montarla in gara (o se i commissari di Budapest avessero svolto professionalmente i loro controlli) Massa ieri avrebbe corso e magari avrebbe persino potuto vincere. Quanto alla ruota di Alonso meno male che i commissari del GP d'Ungheria hanno punito la Renault sospendendola per una gara.

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