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Mourinho: «Non è l'Inter dei miei sogni»

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JosèMourinho è semplicemente onesto. L'Inter campione d'Italia è tornata al lavoro alla Pinetina e il tecnico portoghese non ha a disposizione «la rosa dei suoi sogni» e non fa nulla per nasconderlo. Ma stiano tranquilli i tifosi nerazzurri, Josè Mourinho si è tuffato in quella che è «la realtà» e lavorerà per fare il meglio. Solo, non chiedetegli proclami mirabolanti, il portoghese vola basso e fa zero promesse. «Secondo i progetti per questa stagione - spiega subito - dovevano esserci otto giocatori in uscita e quattro in entrata, molto specifici. In questo momento solo quattro sono partiti, tre in scadenza di contratto e uno in prestito, incassando zero euro. E dei quattro (arrivati Diego Milito e Thiago Motta ndr), mancano ancora un trequartista e un difensore centrale. Ma sia chiaro, questa non è una critica al club: non possiamo spendere troppo senza avere soldi in entrata. E poi - aggiunge - gli obiettivi della squadra verranno adattati alla realtà. Ibra? Ho sempre detto che sarebbe rimasto con noi, è un gran giocatore pronto a nuove sfide dopo aver disputato una grandissima stagione. Non posso chiedere di più al presidente: lavorerò di più io, ma non posso fare miracoli. Non sono Merlino o Harry Potter». Detto questo, cioè precisato lo stato dell'arte e con il mercato che comunque è aperto fino al 31 agosto, non è certo un Mourinho che rinuncerà ad inseguire alcun obiettivo. Ma non chiedete a Mourinho di sottoscrivere impegni per la Champions League perchè l'Inter rimane inferiore alle tre quattro migliori squadre d'Europa. Poi, nel calcio, tutto può essere, e provarci non è mica vietato. «Non siamo allo stesso livello di alcune altre grandi. Però la Champions - spiega Mourinho - è la competizione dove contano la qualità, ma anche i dettagli». Ad esempio il gol al 94' del Barca contro il Chelsea è stato un «dettaglio» che magari in Italia si chiama colpo di fortuna. «Possiamo vincere sempre che i dettagli ci siano amici», conclude Mourinho che però non è disposto a sottoscrivere nessun impegno, neanche quello di ripetere la stagione scorsa. Onestà e serietà impongono: zero promesse.

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